REDAZIONE SARZANA

Gara europea per il parco 2 Giugno Una sola offerta ed è stata esclusa

Clamoroso flop del tentativo di affidare la gestione dei 9mila metri quadrati di verde pubblico per 25 anni. Il concessionario avrebbe potuto realizzare un risto-bar. Il valore stimato dell’appalto era di oltre 9 milioni

Il percorso della pratica era già partito in salita e anche quando tutto sembrava ormai in dirittura d’arrivo è arrivata la "sorpresa" e il lieto fine è sfumato. Il via al progetto di riqualificazione del parco "2 Giugno" di Ponzano Magra dovrà essere rimandato perchè alla gara per la gestione l’unica proposta non è stata ritenuta accoglibile dal responsabile unico del procedimento. La Provincia non potuto fare altro che dichiare nullo il bando "bocciando" l’idea proposta al Comune di Santo Stefano Magra da una associazione temporanea di impresa intenzionata a trasformare gli spazi attualmente occupati da un paio di panchine.

Adesso la società "Il parco srls", che aveva previsto sull’area verde un investimento della durata di 25 anni realizzando un punto dedicato alla ristorazione pur mantenendo gli spazi pubblici per il gioco e tempo libero, potrà eventualmente rivolgersi al Tar e presentare ricorso. Il progetto elaborato dalla società di gestione "Il parco srls" con sede in via Cacioppo e dalla ditta di costruzioni Badiale di Sarzana era stato al centro di un terremoto politico tanto che il consiglio comunale aveva rinviato la pratica per poi ripresentarla mesi dopo aspettando che le acque, soprattutto interne alla maggioranza, si calmassero.

Prima del termine della precedente legislatura il progetto era finalmente passato in consiglio ma non senza aver apportato alcune modifiche. Intanto sulla durata del contratto di gestione, ridotto a 25 anni contro i trenta iniziali. Il proponente avrebbe garantito di migliorare la fruibilità del verde pubblico di 8818 metri quadrati provvedendo alla sua riqualificazione ed alla messa in pratica di servizi ludici, culturali e di natura ristorativa. A fronte di un investimento di quasi 422 mila euro i gestori avrebbero garantito al Comune di Santo Stefano Magra un canone di affitto annuo di 3 mila 600 euro oltre naturalmente alla manutenzione dello spazio. Per l’ente dunque si prospettava un guadagno ma soprattutto un partner ideale che liberasse gli uffici dalle incombenze. Nei 25 anni di gestione del servizio di ristorazione è stato calcolato un ricavo di 9 milioni e 435 mila euro.

Una volta superato lo scoglio dell’approvazione la pratica è passata al Rup, ovvero la Provincia della Spezia responsabile del procedimento, che ha aperto il bando partendo dall’offerta del proponente per assegnarlo al rialzo economico. Alla gara ha partecipato un solo concorrente, ovvero la società che ha predisposto il progetto, ma la procedura non è stata aggiudicata per mancanza di requisiti.

Massimo Merluzzi