
Dopo aver presentato il ricorso al Tar contro la decisione del Comune di Sarzana di annullare il procedimento autorizzativo di installazione dell’antenna in via del Fortino alla Fortezza, la società Cellnex Italia spa a servizio del gestore Wind attraverso i propri legali ha chiesto, e ottenuto, dal Comune di Sarzana la documentazione relativa alla petizione avviata dal comitato di cittadini della collina sarzanese finalizzata al riconoscimento del valore paesaggistico e ambientale della zona della Fortezza e l’approvazione del consiglio comunale della mozione proposta dai capigruppo di maggioranza riguardante le pratiche autorizzative del procedimento poi sospeso. L’istanza di accesso agli atti è motivata dalla presenza di un interesse concreto, diretto e attuale della società rispetto alla documentazione e il comitato non ha sollevato nessuna opposizione alla presentazione degli atti.
Nel frattempo anche l’amministrazione comunale ha deciso di rispondere al ricorso al Tar presentato dalla società di telefonia e la vicenda sembra assumere un contorno decisamente complicato. Intanto sull’area di via Fortino individuata per l’installazone di una antenna, dell’altezza di oltre 20 metri, sono state sospese tutte le attività propedeutche all’intervento in attesa del pronunciamento del tribunale amministrativo. Anche i rappresentanti del comitato spontaneo della Fortezza nato proprio quando, casualmente, venne alla luce il progetto di realizzazione di un nuovo impianto di telefonia mobile in virtù dell’accordo tra la società di telefonia mobile e un privato proprietario del terreno, hanno comunque annunciato che percorreranno tutte le strade a tutela della collina e della bellezza della Fortezza.
Per il momento anche le soluzione alternative proposte dal Comune di Sarzana (nella foto il sindaco Cristina Ponzanelli) alla società non sembrano però aver colto nel segno vista la decisione di intraprendere la via del Tribunale. La stessa Cellnex Italia, inoltre, ha avviato un progetto di installazione di un’altra antenna in via Ghiarettolo, nel quartiere di San Lazzaro sempre in un terreno di proprietà privata, ma anche in questo caso si è alzato il coro di protesta dei residenti oltre allo stop dell’ente motivato dalla presenza nella zona di un canale.
m.m.