Diapositive da un lockdown. Il reportage di Igo Salvadori nell’auditorium del Camec

La mostra racconta luoghi normalmente affollati, fermati nella desolazione di quei giorni. L’autore: "Un’occasione per osservare prospettive e architetture spesso date per scontate".

Un reportage dalla rilevante valenza storica. Si tratta del lavoro documentario che il fotografo Federigo Salvadori ha prodotto durante il periodo del lockdown del 2020, nei mesi di aprile e maggio, quando la nostra città, come gli altri centri urbani in Italia e altrove, ha affrontato l’avanzare della pandemia mediante l’isolamento e il confinamento delle persone. Inaugura domani, alle 17, al Camec, ‘Federigo Salvadori - Covid 19-100 La Spezia’, progetto espositivo allestito in auditorium. Con l’approvazione delle istituzioni, Salvadori ha esplorato La Spezia in quel momento, fissandolo e consegnandolo alla futura memoria con il solo ausilio della sua fotocamera e della sua sensibilità. La mostra racconta luoghi ordinariamente affollati dalle persone e attraversati dal traffico veicolare nella desolata e sospesa vacuità di quei giorni. "Gli scatti riportano alla memoria la sensazione di smarrimento e paura condivisa da tutti – dichiara il sindaco Pierluigi Peracchini – ma mettono anche in risalto la resilienza, la forza e il coraggio dei cittadini che con grande senso di responsabilità, hanno combattuto contro un nemico invisibile rispettando le regole e rinunciando a una parte della propria libertà". L’autore stesso precisa le motivazioni e le modalità della sua indagine: "Quale minimo comune denominatore ho preferito illustrare tutto restando sempre ad altezza d’uomo oppure da punti facilmente raggiungibili, evitando così di ricorrere all’uso di un drone, soluzione oggi abusata. Le inquadrature, quindi, possono essere verificate quotidianamente per chi passeggia nelle vie del centro o della periferia. La mia speranza è quella di invitare ad osservare. Così facendo ecco apparire la città con prospettive, dettagli, insegne, architetture mai viste e normalmente date per scontate". La mostra sarà visitabile fino al 14 gennaio e sarà accompagnata da un catalogo in cui sono riprodotti gli scatti presentati al Camec, circa 50 fra gli oltre 1.500 realizzati.

marco magi