"Chiusa in Tribunale la battaglia sulla collina della Brina: assolti imputati e riambientalizzazione confermata"

Il Tribunale di Spezia ha chiuso la lunga battaglia legale sull'ex cava di serpentino sulla collina della Brina, assolvendo gli imputati e confermando che il sito non è stato inquinato.

La collina della Brina non è una discarica e non è stata riempita con metalli pesanti o inquinanti per l’ambiente e per la falda acquifera. Peraltro non presente al di sotto dell’ex cava come ipotizzato. Si è chiusa in Tribunale a Spezia una lunga battaglia iniziata a marzo 2017 col sequestro dell’ex cava di serpentino sulla collina di Ponzano, alle spalle dell’ex Vaccari, conosciuta come la Brina. Il sito da tempo non era più idoneo per l’escavazione e era entrato in un percorso di riambientalizzazione programmato dal Comune di Santo Stefano che prevedeva il riempimento della collina con terra asportata nei cantieri. Ieri il giudice Acerbi ha assolto, perchè il fatto non sussiste, Renato Capaccioli, Paolo Vagaggini per il quale il pm aveva chiesto 3 anni difeso dall’avvocato Andrea Corradino e la società Inerteco difesa da Fabio Sommovigo. Si era costituito parte civile il Comune.