Biodigestore, il cantiere va avanti. Tar fissa l’udienza a febbraio 2025

Il Tar del Lazio ha rinviato a febbraio 2025 la decisione sul ricorso contro la delibera di Anac sulla gara vinta da Iren per l'impianto di trattamento rifiuti a Santo Stefano Magra. Il progetto prosegue nonostante le contestazioni.

Biodigestore, il cantiere va avanti. Tar fissa l’udienza a febbraio 2025

Biodigestore, il cantiere va avanti. Tar fissa l’udienza a febbraio 2025

Il progetto prosegue senza interruzione e se ne riparlerà nell’appuntamento fissato a febbraio dell’anno prossimo in Tribunale. Il Tar del Lazio ha pronunciato l’ordinanza sul ricorso presentato da Provincia della Spezia, Re.Cos e Regione Liguria contro la delibera di Anac, associazione nazionale anticorruzione, che lo scorso febbraio aveva sollevato dubbi sulla procedura della gara europea vinta da Iren per la realizzazione dell’impianto di trattamento dei rifiuti. Ma indicando un sito differente, costi di spesa inferiori da sostenere al pari della quantità di rifiuti ben differenti da quella che poi si è realmente tradotto nel contestato progetto da poco avviato nell’area di Saliceti al confine tra i territorio di Vezzano Ligure e Santo Stefano Magra e non Boscalino di Arcola come indicato in sede di gara. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha fissato per la trattazione del merito l’udienza pubblica del 4 febbraio 2025 rinviando a tale sede ogni decisione anche sulle spese. Contro la delibera di Anac hanno presentato ricorso la Provincia della Spezia rappresenta dall’avvocato Marcello Clarich, la società Re.Cos spa che si occupa della realizzazione dell’impianto di trattamento dei rifiuti difesa dagli avvocati Filippo Pacciani e Antonio D’Arcangelo, Regione Liguria, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato Francesco Saverio Marini, presidenza del Consiglio dei ministri e ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall’Avvocatura Generale dello Stato. Il progetto ha ricevuto il finanziamento di 40 milioni di euro nell’ambito del contributo del Pnrr.

Il Tar del Lazio rappresentato dal presidente Concetta Anastasi, Agatino Giuseppe Lanzafame estensore e Dario Aragno referendario ha sottolineato come anche per Anac l’atto gravato non appare imporre all’amministrazione ricorrente di provvedere necessariamente ad interrompere i lavori di realizzazione dell’opera e a bandire una nuova procedura di gara per la realizzazione della stessa. Tenendo conto dell’adozione da parte della Provincia della Spezia di "possibili correttivi" alle criticità ritenute sussistenti. Il cantiere dunque va avanti.

Massimo Merluzzi