Biodigestore, comitati all’attacco. Oggi incontro per riaprire la partita

Il sindaco di Santo Stefano . Paola Sisti ha contattato. i legali per verificare quali. strategie processuali adottare.

Biodigestore, comitati all’attacco. Oggi incontro per riaprire la partita

Biodigestore, comitati all’attacco. Oggi incontro per riaprire la partita

Quali strategie mettere in campo per riaprire la partita? Ci riproveranno oggi i comitati ambientali a tentare di rimettere in discussione l’avviato progetto di realizzazione dell’impianto biodigestore dei rifiuti. Dopo il pronunciamento di Anac, l’autorità anticorruzione che ha chiesto dettagliate informazioni sul procedimento di gara che nel 2016 ha consentito a Iren di aggiudicarsi l’appalto per la realizzazione di un impianto di trattamento dei rifiuti previsto però a Boscalino e non a Saliceti. Un sito indicato succesivamente. L’appuntamento è oggi alle 16 nella sala parrocchiale di Santo Stefano Magra organizzato dai comitati No Biodigestore, Sarzana che botta!, Acqua Bene Comune, Italia Nostra, Cittadinanzattiva ovvero gli stessi che hanno ottenuto dall’Anac una censura della procedura della gara 2016 e del cambio del sito da Boscalino di Arcola a Saliceti, di dimensioni ben differenti passando da 26 mila tonnellate l’anno di rifiuti organici a 90 mila compreso il verde. Inevitabile anche l’aumento dell’investimento arrivato a 70 milioni di euro anche se una grossa mano è arrivata dal Pnrr che verserà 40 milioni di euro. Sempre che l’opera venga conclusa entro il 2026.

Nei giorni scorsi i comitati si sono incontrati con i sindaci Massimo Bertoni di Vezzano Ligure e Paola Sisti di Santo Stefano Magra invitati all’incontro di oggi. Proprio la prima cittadina santostefanese, non presente alla consegna del cantiere qualche settimana fa, ha contattato i legali Piera Sommovigo e il consulente Marco Grondacci che avevano ottenuto la prima, storica vittoria al Tar poi ribaltata dal Consiglio di Stato, per verificare quale strategia processuale poter eventualmente adottare. Oggi i referenti dei comitati chiederanno alle forze politiche che si sono sempre dichiarate contrarie a un nuovo impianto al servizio del Levante un contributo concreto alla causa organizzando iniziative nelle sedi istituzionali italiane, dal Parlamento alla Regione Liguria, Provincia della Spezia ma anche in Europa attraverso i parlamentari spezzini e non soltanto in particolare di Pd e Movimento 5 Stelle che negli ultimi anni si sono occupati del biodigestore.

m.m.