Assolto con revisione del processo Farà causa per ingiusta detenzione

Era stato condannato a sei anni e incarcerato per fatti accaduti in Piemonte mentre lui si trovava in Albania

Migration

L’incubo è finito. La Corte di appello di Milano ha stabilito che Ditran Nikolli non ha commesso il fatto chiudendo una vicenda giudiziaria iniziata nel 2004 che lo voleva protagonista di violenze fisiche e psicologiche ai danni di una prostituta. Accuse che ha sempre respinto ma per le quali era stato condannato a 6 anni. Il quarantenne, che per qualche tempo ha vissuto a Santo Stefano lavorando nell’edilizia, ha trovato il sostegno dell’avvocato spezzino Luigi Fornaciari Chittoni che qualche mese fa ha ottenuto la revisione del processo portando testimonianze: al tempo dei fatti, il suo cliente non si trovava in Italia e in particolare in Piemonte dove erano avvenute le violenze ai danni della donna. A supporto della difesa anche un dottore dell’associazione Medici senza Frontiere che in quel periodo prestava servizio in Albania e ha avuto tra i collaboratori volontari proprio Nikolli. L’albanese aveva deciso di rientrare in Italia per difendersi dalla condanna del Tribunale di Torino ma all’arrivo in aereoporto era stato arrestato e trasferito in carcere a Massa. Dopo qualche anno di detenzione e tanti tentativi di far valere la propria innocenza aveva ottenuto la scarcerazione in attesa della revisione del processo. Ieri la Corte di Appello ha accolto la tesi dell’avvocato e dopo una lunga e sofferta attesa Nikolli è un uomo libero. L’avvocato ha annunciato che farà richiesa di risarcimento per ingiusta detenzione.

m.m.