
Arcola s’inventa il “Gioia festival” La cultura per valorizzare i luoghi "Siamo il diamante della vallata"
Si chiamerà ’Gioia festival’ e sarà il festival della gioia arcolana o, meglio, dei gioielli arcolani. Una rassegna culturale nei luoghi più suggestivi del comune venerdì 8 e sabato 9 settembre a cui hanno già dato la conferma di partecipazione il giornalista Antonio Caprarica e l’artista Moni Ovadia. L’evento sarà un contenitore di attività e incontri a ingresso gratuito che avranno come cornice spazi situati in diverse frazioni per far scoprire, attraverso la cultura, Arcola come diamante della Val di Magra, con i suoi monumentali castelli, Torre, santuari e percorsi naturalistici. Il progetto complessivo è stato presentato alla Regione che ha concesso l’uso del logo e un contributo di 10 mila euro; il Comune aggiungerà 33.920 euro da fondi di bilancio.
L’evento si articolerà su due giornate che sono il punto focale di un’attività complessiva di promozione dei gioielli del territorio che si è sviluppato sull’intero anno 2023, attraverso un calendario di appuntamenti di rilevanza interregionale, coinvolgendo realtà artistiche, culturali e musicali. Il progetto punta alla valorizzazione del patrimonio che ha preso avvio con l’apertura del Map - Museo arti e paesaggi nella Torre Pentagonale.
Sta intando suscitando interesse l’installazione artistica permanente collocata nel castello Obertengo ad Arcola. Insieme alla mostra “Archetipi danzanti” di Walter Tacchini in corso al Map, il Museo arti e paesaggio aperto da pochi mesi nella Torre, è possibile visitare nell’adiacente castello, sede del municipio, l’installazione permanente ‘Kronos’, realizzata dal medesimo artista e collocata nella sala consiliare restaurata. L’opera Kronos è stata inaugurata lo scorso dicembre e il titolo riprende quello della grande mostra tenuta da Tacchini al Castello di Lerici nel 2019 e testimonia la continua riflessione e rievocazione nei confronti della divinità greca e del doppio significato che rappresenta: lo scorrere inesorabile tempo così come la sua precisa definizione. Cercando ogni volta un punto d’incontro, una sintesi fra attualità e tradizione. Testimone di due secoli, dall’alto di una produzione ormai sessantennale, l’artista, attento indagatore del contemporaneo alla luce di una memoria esperta, rielabora temi, materiali, presenze e ritmi di luce caratteristici del suo lavoro con la consueta originalità. Classe 1937, nato a Romito Magra, Walter Tacchini è un artista unico nel suo genere. Legno e ceramica sono i materiali che predilige. La mostra alla torre obertenga è aperta il sabato dalle 18 alle 21 e la domenica dalle 9 alle 12. Potrà essere visitata fino al 24 giugno 2024, ingresso 3 euro, info [email protected].