Ai domiciliari? No, a spasso di notte La ’fuga’ lo fa finire in carcere Tentò di forzare porta di un negozio

A sorprenderlo durante le sue uscite notturne i carabinieri di Sarzana nel corso di un controllo del territorio

Ai domiciliari? No,  a spasso di notte  La ’fuga’ lo fa finire in carcere  Tentò di forzare porta di un negozio

Ai domiciliari? No, a spasso di notte La ’fuga’ lo fa finire in carcere Tentò di forzare porta di un negozio

Doveva rimanere in casa e invece se ne stava in giro per la città contravvenendo a quanto aveva disposto il giudice. Il sarzanese di 52 anni è un volto molto conosciuto dalle forze dell’ordine, soprattutto ai carabinieri che qualche settimana fa lo avevano arrestato mentre stava tentando, di notte, di forzare la porta di un esercizio commerciale nel centro di Sarzana. I militari del nucleo radiomobile della compagnia sarzanese nell’ambito di un controllo del territorio lo hanno invece trovato ancora una volta a spasso per la città nonostante fosse destinatario di un’ordinanza di aggravamento emessa dall’autorità giudiziaria che ne disponeva l’accompagnamento in carcere in sostituzione della precedente misura dell’obbligo di dimora con permanenza notturna presso la sua abitazione. I militari, a seguito di assidui controlli, avevano infatti appurato che per ben tre volte il cinquantenne aveva violato gli obblighi imposti, risultando assente da casa nell’arco delle ore notturne come invece imposto in Tribunale. Le violazioni sono state riferite al magistrato che in ragione del comportamento ha dunque disposto la custodia cautelare in carcere a Spezia in attesa che venga fissata la data del processo.

Sempre i militari dell’aliquota radiomobile di Sarzana coordinati dal capitano Luca Panfilo in due diverse operazioni eseguite l’altro giorno hanno dato esecuzione a altrettante ordinanze di custodia in carcere a carico di stranieri. Un marocchino di 36 anni, che già era stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso il suo domicilio con l’applicazione di braccialetto elettronico non ha invece rispettato l’obbligo e la magistratura messa al corrente del comportamento ha quindi immediatamente disposto la misura del carcere. Anche un nordafricano di 33 anni da diverso tempo in Italia ma senza una fissa dimora, è stato accompagnato alla casa circondariale della Spezia. In questo caso l’uomo doveva scontare la pena di quasi due anni di reclusione. Nel corso di un controllo è stato riconosciuto dai militari del nucleo radiomobile e dopo gli accertamenti che sono stati eseguiti in caserma è stato immediatamente associato al carcere spezzino dove adesso sconterà il resto della pena.

Massimo Merluzzi