Aggressione di Pasqua, confronto a distanza tra i legali delle parti

Al centro della contesa il ritrovamento di un coltello nell’area della stazione.

Sul ritrovamento del coltello nel luogo dell’aggressione di Pasqua si è aperto il confronto a distanza tra i legali. Dopo il rinvenimento della lama seminascosta sotto una siepe Giuliana Feliciani e Valentina Antonini legali del sedicenne sarzanese indagato per tentato omicidio per aver spedito all’ospedale un uomo colpendolo con un paletto di ferro alla testa hanno inoltrato al pubblico ministero la richiesta di sequestro delle immagini di tutti i sistemi di videosorveglianza presenti sul luogo dell’aggressione. Anche di un impianto di proprietà privata installato proprio a pochi metri da giardini della stazione ferroviaria e in direzione del punto in cui si è verificata l’aggressione. La richiesta di verifica delle immagini segue e diventa dunque complementare complementare a quanto di scientifico potrebbe emergere dalla tracce biologiche presenti sul coltello in sequestro.

Proprio in relazione al ritrovamento del coltello l’avvocato Federico Loiacono che sta seguendo Felice, l’uomo di 46 anni rimasto ferito, ha voluto rimarcare alcuni aspetti. "Il coltello - ha spiegato - per la sua forma è incompatibile con una detenzione nei pantaloni e altri indumenti indossati dal danneggiato. Dimostrerà di non essere stato armato e le analisi lo confermeranno così come il minore e la relativa compagnia dovranno spiegare quello che sembra essere un agguato. Sono inoltre infondati i maltrattamenti verso il cane da parte del mio assistito che ha un grande amore per gli animali. Pur vivendo ai margini della società non ha mai creato disturbo e fastidio a nessuno ed è identificato come una persona tranquilla".

m.m.