Una domenica speciale: Tc Bisenzio in A1

A Lecce è arrivata la vittoria che mancava, il tennis club conquista la massima serie per la prima volta. Grande festa in campo

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Un’impresa che resterà nella storia del tennis pratese e, soprattutto, nella storia del Tc Bisenzio, il circolo più antico della città. I "Bad Boys" del Fabbricone, al termine di una stagione a di poco trionfale da matricole in serie A2, sono infatti riusciti a conquistare il diritto di giocarsi la massima serie maschile nella prossima stagione superando il Ct Mario Stasi Lecce nella finale play off. Il grosso del lavoro era già stato fatto all’andata, quando i pratesi si erano imposti per 6-0 in via Mozza sul Gorone, incitati dal pubblico delle grandi occasioni che per la verità non è mai mancato a sostegno dei giocatori. Ieri, però, la squadra del Tc Bisenzio ha completato l’opera, aggiudicandosi, grazie a Samuele Pieri e Jacopo Stefanini, quella vittoria che ancora mancava per poter brindare al salto di categoria. Partenza non semplice, in realtà, per il team pratese nel match di ritorno a Lecce.

Il Ct Mario Stasi è sceso in campo determinato a provare il miracolo. Andrew Paulson è stato infatti sconfitto nel primo singolare da Juan Ignacio Iliev per 2-0 (6-4, 6-1). Si è trattato, comunque, di attendere poco. Nei match successivi il direttore tecnico e maestro del Fabbricone, Jacopo Stefanini, ha superato abbastanza agilmente Giammarco Micolani con un secco 2-0 (6-2, 7-5) e subito dopo Samuele Pieri ha avuto la meglio per 2-1 (6-4, 3-6, 6-2) su Omar Brigida. Immediatamente è scoppiata la festa rossoblù con tutti i giocatori, i capitani e i soci e il consiglio ad abbracciarsi in campo per il raggiungimento di un risultato davvero storico (prima volta assoluta nella massima serie per una squadra maschile del Fabbricone).

"Non è più un sogno e per di più proibito. Una soddisfazione immensa, c’ è ancora tanta incredulità – commenta a caldo il presidente Sandro Becagli, anche lui presente a Lecce per sostenere la squadra in questo momento magico – Lo storico Fabbricone in seria A1. Pensare che solo qualche anno fa una corrente di pensiero all’interno del circolo voleva che abbandonassimo l’attività agonistica di livello. Sliding doors, è proprio il caso di dirlo. Ma quando si vive di passione qualunque obiettivo è perseguibile. Certo ci vogliono le persone giuste, occorre costruire un sistema, una mentalità e fare delle scelte a volte dolorose. Ma poi d’improvviso raccogli i frutti. E che frutti". Poi i doverosi ringraziamenti.

"Un grazie infinito a questi meravigliosi ragazzi, prima che splendidi atleti, al gruppo che hanno saputo creare, allo staff tecnico, al corpo sociale che ci ha sostenuto e al consiglio direttivo che ha supportato tutto questo – conclude Becagli -. Una menzione speciale è doverosa per il direttore sportivo, Stefano Bonechi, che per primo ha ‘sognato’ questi momenti. Le sue lacrime di gioia e a seguire quelle dei giocatori e dei tifosi che erano con noi in quel di Lecce, sono emozioni che non hanno prezzo. Serie A1, stiamo arrivando".

Leonardo Montaleni