"Non vedo l’ora di iniziare. Obbiettivi? Abbiamo grandi potenzialità, ma la priorità ora come ora resta far nascere un gruppo solido. Per i risultati poi dovremo ragionare "sabato per sabato", senza guardare le partite successive ma focalizzandoci esclusivamente sul match del momento". L’allenatore Andrea Mangoni suona la carica: il Prato Social Club, la nuova compagine che prenderà parte alla Terza Categoria 202021, punta in alto. E l’imperativo del tecnico è chiaro: ben vengano le ambizioni, ma guai a pensare di aver già vinto. Intanto, il direttore sportivo Iacopo Nappini ha praticamente concluso i movimenti di mercato, consegnando a Magnoni quella che sarà la versione definitiva del PSC. Sono infatti stati presentati i portieri Matteo Bacciosi, Matteo Vincitorio e Riccardo Cinelli, i difensori Edoardo Martini, Giorgio Giorgi, Leonardo Piana, Lorenzo Giacomelli, Lorenzo Scarselli, Marco Celadon, Matteo Nannucci, Niccolò Langianni, i centrocampisti Davide Mancosu, Davide Palanti, Edoardo Carli, Ezio Nesi, Giovanni Cubellis, Jacopo Carli, Lorenzo Risaliti, Matteo Pettoruti e Simone Guazzini e gli attaccanti Mattia Marangio, Federico Mauro, Anton Shtjefni, Youssef Ennouti e Yuri Aronica.
Non manca fra loro chi ha avuto esperienze in Promozione, oltre che in Prima e Seconda Categoria. Senza dimenticare la particolarità della nuova compagine: sul modello dei club spagnoli e tedeschi, tifosi ed appassionati hanno la possibilità di diventare soci, pagando una quota associativa che dà anche la possibilità, in futuro, di partecipare alle elezioni per le cariche direttive, sino alla presidenza (attualmente occupata da Niccolò Nieri) "Completare un intero organico partendo da zero non è stato semplice, ma sono soddisfatto. Sarà innanzitutto necessario l’amalgama, dare modo ai giocatori di conoscere ed affinare gli automatismi di gioco. Ma ho piena fiducia nel mister e nello staff tecnico – ha concluso Nappini – vogliamo ben figurare in campionato e nelle prossime stagioni contiamo di inaugurare anche il settore giovanile. Chi gioca con noi non percepisce né percepirà alcun rimborso. Lo farà esclusivamente per amore della maglia. E della città".
Giovanni Fiorentino