
Sofia Collinelli con le compagne a Dubai qualche settimana fa
Vaiano (Prato), 4 aprile 2020 - Figlia di un grande campione della pista come è stato Andrea Collinelli, olimpionico ad Atlanta nel 1996 e due volte campione del mondo sempre nell’inseguimento nel 1996 e 1997, Sofia Collinelli, diventata ciclista quando aveva 7 anni, sta ripercorrendo quella strada in quanto su pista l’atleta romagnola ha già ottenuto prestigiosi risultati da juniores, compresa la maglia iridata. In questa che possiamo definire mezza stagione, visto lo stop per l’emergenza sanitaria, Sofia Collinelli che prima di salire definitivamente in bici aveva provato anche nel basket, corre nel Team Aromitalia Basso Bikes Vaiano. E’ la sua prima stagione nella massima categoria femminile, quella élite, guidata dai due direttori sportivi Paolo Baldi e Matteo Ferrari.
“Arrivo da una stagione 2019 davvero bella e straordinaria e sono felicissima di aver dato queste soddisfazioni alla mia famiglia che ha fatto tanto per me. Ho fatto sacrifici per arrivare a questi primi successi, ma tanti ne hanno fatti anche i miei genitori, il ciclismo per me è tantissimo”. Lo scorso anno Sofia Collinelli fu eccezionale, vincendo il titolo mondiale e quello europeo in pista nell’inseguimento a squadre, e sempre agli Europei vinse la medaglia di bronzo. Ricordiamo poi le sette vittorie su strada, le medaglie d’argento nel Campionato Italiano a cronometro individuale ed in quello a squadre, mentre terminò nelle prime dieci sia la gara iridata in linea in Inghilterra che quella continentale in Olanda.
Come va la scuola? “Frequento il quinto anno di Ragioneria presso l'Istituto Tecnico Commerciale "G. Ginanni" che si trova vicino a casa mia. E’ una stagione importante, il mio primo traguardo quello della maturità, tra u paio di mesi i poco più”.
Il ciclismo femminile è in crescita nonostante tutto. “E questo è un fatto importante, piano piano il movimento ha fatto passi notevoli, la sua crescita costante ed ora può fari valere. Mi auguro che al
movimento femminile siano riconosciuti gli stessi diritti che ha quello maschile”.
Una ragazza modello, una campionessa straordinaria”. “Lo lascio dire agli altri, a chi mi conosce, sono un po’ disordinata, testarda, mi piace leggere libri di sport”.
Tra le avversarie chi ammiri? “Marta Bastianelli per la bravura, la pratese Vittoria Guazzini, perché è spontanea e genuina”.
Questo stop proprio non ci voleva. “Il pensiero a quanti ci hanno lasciato. Per noi atlete l’impegno a mantenersi attive nei limiti del possibile, io lo faccio tutte le mattine, in attesa del rientro alle gare. Era l’anno delle Olimpiadi, peccato ma è giusto il rinvio. Sono al debutto come élite, importante fare esperienza, se poi arriverà qualche risultato sarà importante, per me, per la mia famiglia, per la mia nuova società. Speriamo di ripartire e di poter disputare il Giro d’Italia che partirà proprio dalla Toscana”.