Ciclismo: morì in gara, il padre scrive a Malagò, "E' necessario un processo"

Le parole dopo l'archiviazione per l'incidente avvenuto in Piemonte. La vittima fu un giovane atleta pratese

Una vittoria di Giovanni Iannelli

Una vittoria di Giovanni Iannelli

Prato,16 marzo 2021 – Carlo Iannelli il padre di Giovanni, l’atleta pratese morto nell’ottobre 2019 a seguito di una caduta in volata durante la gara di Molino dei Torti in provincia di Alessandria, ha scritto una lettera al presidente del CONI Giovanni Malagò, a quello della Federazione Ciclistica Italiana Cordiano Dagnoni, a Gianni Bugno presidente della Cpa (Cyclistes Professionels Associes), a Cristian Salvato presidente dell’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti.

Tutto questo alla luce della decisione del Gip di Alessandria che ha accolto la richiesta di archiviazione del fascicolo sulla morte di Giovanni Iannelli, chiesta dal pubblico ministero. Questo il testo della lettera.

“Ci sono gesti capaci di cambiare tutto all'improvviso. Lasciano il segno. Quando li subisci sono capaci di portarti via ciò che di più caro hai al Mondo. Ti stendono. Ti ribaltano. Ti spengono. Esistono gesti che spezzano e che uniscono, gesti inutili, subdoli, ma anche gesti coraggiosi e valorosi. Sono la casa dei silenzi e delle parole, oltre all'incarnazione del volere. Verità, chiarezza, sicurezza, come tutte le cose, bisogna volerle. Proteggere, fare il possibile e l'impossibile affinché bambini e ragazzi tornino sempre dalle proprie Famiglie e dai propri Cari sani e salvi è, prima di ogni altra cosa, rispetto della Vita. Fare in modo che la morte di mio Figlio Giovanni non sia stata inutile, non lasciare nulla di intentato, augurarmi e augurare a Voi ed al movimento Sportivo e Ciclistico che rappresentate di trovare il coraggio e la tenacia per affrontare anche la sfida più difficile, è il minimo che io possa fare. È inaccettabile che nel pericolo si cerchi e si trovi una giustificazione. È inaccettabile che esso sia unicamente sulle spalle di chi, allacciato casco e scarpini, scende sulle strade italiane a pedalare, praticando uno Sport. È inaccettabile che sia una giurisprudenza, aberrante ed ingiusta, a mettere in secondo piano un tema così fondamentale come la Sicurezza. Per questo sono a chiedere alle Istituzioni ed ai Presidenti in intestazione di avanzare e formalizzare alla Procura della Repubblica di Alessandria una richiesta affinché venga celebrato almeno un processo per fare luce su quanto avvenuto a mio figlio Giovanni a Molino dei Torti il 5 ottobre 2019. Vi supplico di farlo soprattutto nell’interesse dello Sport, del Ciclismo, dei Corridori di ogni età e categoria, di oggi e di domani".

Carlo Iannelli