Bruni, sfuma la medaglia. La rabbia del Settebello

Una prestazione di cuore e tecnica contro una delle selezioni nazionali più forti del mondo, con il pratese Lorenzo Bruni che non ha fatto mancare il suo apporto. E se la lotteria dei rigori ha alla fine premiato gli ungheresi, la precedente espulsione di Condemi e l’annullamento del momentaneo 3-3 hanno fatto imbestialire sia il commissario tecnico della Nazionale Alessandro Campagna che il presidente federale Paolo Barelli: entrambi hanno ritenuto la decisione arbitrale incomprensibile, elogiando al contempo il rendimento del gruppo azzurro. Il sogno di una medaglia olimpica, per il Settebello, si è arenato due giorni fa contro l’Ungheria, al termine di una partita di livello caratterizzata da un paio di decisioni arbitrali duramente contestate da staff tecnico e dirigenza dell’Italia, che anche fatto ricorso, poi respinto.

L’incontro valido per i quarti di finale del torneo di pallanuoto di Parigi 2024, che ha visto i magiari imporsi a seguito dei rigori per 12-10 (dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi in parità). Il trentenne di Prato ha dato il solito contributo, pur non trovando stavolta la via del gol, ma la sliding door della contesa è indubbiamente rappresentata dalla rete annullata che ha poi permesso al sodalizio ungherese di consolidare il momentaneo vantaggio: gli italiani, pur in inferiorità numerica, sono riusciti a rimontare, ma non a piazzare la stoccata decisiva. Per Lorenzo e company resta la consapevolezza di essere una delle nazionali più performanti del globo. E l’obbligo di onorare sino in fondo i Giochi, con l’obiettivo che diventa adesso quello di arrivare quinti: Bruni e soci scenderanno nuovamente in vasca alle 18 odierne, per vedersela con la Spagna. Un’altra sfida impegnativa ed entusiasmante, con una vittoria che darebbe ulteriore autostima per pianificare la ripartenza post Olimpiadi.

Giovanni Fiorentino