
Stop agli allenamenti fino all’11 gennaio. E’ la decisione presa per il settore giovanile e la scuola calcio dalla società La Querce che, nonostante la riapertura dei centri sportivi garantita dalla zona arancione, ha preferito fermare ogni tipo di attività al Becheroni.
"Vista la situazione dei contagi, considerato l’aspetto meteo e l’impossibilità di utilizzare gli spogliatoi – commentano dalla dirigenza – abbiamo deciso di fermare tutto anche come premura verso le famiglie e i nostri ragazzi". La scelta viene definita "molto sofferta" dalla società di via Cerigiole che comunque assicura la ripartenza per l’11 gennaio: "Una data che servirà per ricominciare e dare continuità agli allenamenti – si aggiunge – in vista della ripresa dei campionati, ipotizzata per il mese di febbraio".
Chi invece non si ferma è l’Acu Grignano. Che per arginare il problema della chiusura degli spogliatoi e del meteo ha deciso di organizzare su soli due giorni a settimana tutta l’attività. Le giornate vengono individuate in base al meteo dai responsabili del vivaio e comunicate ai ragazzi che a loro volta hanno due passaggi obbligatori: prenotare la seduta di allenamento e inviare on line l’autocertificazione. "L’idea della prenotazione si è resa necessaria per cercare di organizzare gli spazi – spiega il responsabile della scuola calcio Gabriele Pecoraro – E anche per allertare gli allenatori. Nel periodo pre-zona rossa avevamo solo il 30% dei bambini agli allenamenti". Ieri si è tenuta la prima giornata di attività dopo lo stop per zona rossa e i numeri d’affluenza sono stati più elevati del previsto: "Ha partecipato circa il 60% dei nostri bambini – prosegue Pecoraro – Segno che c’è grande desiderio di allenarsi, di stare sul campo insieme anche se a distanza, e di riappropriarsi della passione per il gioco del calcio".
L’Acu Grignano ha inoltre lasciato grande libertà di movimento ai propri ragazzi del settore giovanile. I baby calciatori non saranno costretti a seguire la seduta del mister ma potranno anche liberamente allenarsi da soli con esercizi individuali.
"Con i campionati e le partite ufficiali ferme – conclude Pecoraro – abbiamo ritenuto opportuno lasciare ai ragazzi la possibilità di tenersi in forma come meglio credono, senza dovergli porre alcun tipo di obbligo o limitazione. Il calcio, in questo momento più che mai, ha un fondamentale ruolo sociale".
Stefano De Biase