Dal 30 aprile torna in dvd "Ossessione", capolavoro di Visconti interpretato dalla Calamai

Nel film manifesto del neorealismo, la diva pratese mette finalmente in luce le sue qualità di attrice

Clara Calamai (foto da sito Comune di Prato)

Clara Calamai (foto da sito Comune di Prato)

Prato, 17 aprile 2020 - Finalmente torna in dvd uno dei capolavori del cinema italiano, “Ossessione”, autentico “manifesto”del neorealismo, diretto da un giovanissimo Luchino Visconti alla sua prima regia. Dal 30 aprile in vendita, ecco uno dei film più belli ed importanti della storia del cinema italiano, interpretato dalla diva pratese Clara Calamai. Il film della consacrazione come attrice, per una star definita spesso solo “scandalosa”. Tutta colpa di quei pochi secondi di seno nudo nel film “La cena delle beffe”di Alessandro Blasetti. Dopo quei pochi fotogrammi Clara Calamai diventò suo malgrado, una “dark lady” del grande schermo.

Ci volle Visconti nel 1943 per “spogliare”di orpelli, trucchi e vestiti lussuosi, una attrice divenuta una star grazie a personaggi di regine, imperatrici, femmine fatali, ricche ed eleganti, capitata nel cinema quasi per caso dopo una fuga per amore dalla sua città natale, appunto Prato. Durante la seconda guerra mondiale, il giovane regista milanese stava preparando il suo primo film, dopo un lungo apprendistato in Francia come assistente di Jean Renoir.

Lo spunto era il romanzo “Il postino suona sempre due volte” dello scrittore americano James Cain, quel romanzo tante volte sfruttato da Hollywood con film di successo. Visconti non ha soldi e non può permettersi di acquistare i diritti del romanzo. Aggira l’ostacolo scrivendo una versione italiana ambientata tra Ferrara, Comacchio e Ancona, mantenendo però il nucleo centrale della storia; il colpo di fulmine tra una donna triste, povera, rassegnata, sposata ad un buzzurro ed un giovane e misterioso viandante. La scintilla scatta al primo sguardo, dando vita ad un risveglio dei sensi (soprattutto da parte della donna) e a un pericoloso adulterio. Perfetta la scelta dell’attore protagonista, Massimo Girotti in tutta la sua bellezza. Il ruolo femminile fu inizialmente proposto ad Anna Magnani che dovette rinunciare per uno stato di gravidanza avanzato. E fu così che Visconti pensò alla Calamai, convocandola in tutta fretta sul set. “Il problema era di trasformarmi nel personaggio di Giovanna, un tipo di popolana scarmigliata e passionale”scrisse anni fa la stessa Calamai nel libro “Prato al cinema”.

“Luchino temeva che quella metamorfosi non fosse facile perché io avevo un viso levigato, truccato, cittadino. Cominciò a spettinarmi davanti ad uno specchio enorme, cambiandomi continuamente pettinatura”ricorda ancora l’attrice. “A fine sera, distrutta, ero Giovanna”. Il resto è nei manuali di storia del cinema. E finalmente tutti si accorsero del talento di attrice della diva Clara Calamai.