ANTONIO MANNORI
Prato

Handbike, una stagione senza gare. Christian Giagnoni: "Prepariamoci al prossimo anno"

Rinviato al 2021 anche il Giro d'Italia: "Non l'avrei comunque fatto"

Il campione pratese Christian Giagnoni vincitore di 4 Giri d'Italia

 Montemurlo, 26 aprile 2020 - Non esisterà in pratica la stagione per l’attività del settore paralimpico della Federazione Ciclistica Italiana, cancellata dal coronavirus. Già da qualche settimana erano state rinviate diverse delle gare in calendario, comprese le tre previste in Toscana, a Cinquale di Massa la “Due Giorni” di aprile, Campi Bisenzio e Castiglion della Pescaia in maggio; ieri l’altro è arrivata dalla società organizzatrice lombarda SEO a.s.d., la notizia che anche il Giro d’Italia è stato annullato e della manifestazione rosa se ne riparlerà nel 2021, con le stesse località sedi di tappa e più o meno nella stessa data.

Riflessi pesanti nel contempo ci sono anche per quanto riguarda l’attività internazionale, e tra le manifestazioni sospese anche il Campionato del Mondo di Ostende in Belgio che si sarebbe dovuto svolgere ai primi di giugno come prova di chiusura per le qualificazioni ai Giochi di Tokyo. La notizia sulla non effettuazione del Giro Rosa, dominato nelle ultime quattro edizioni dal campione pratese Christian Giagnoni, era praticamente nell’aria e non ha certo sorpreso il vincitore della maglia rosa del Giro dal 2016 al 2019.

“Una scelta inevitabile più che giusta, impossibile poter gareggiare – dice Christian dalla sua abitazione di Montemurlo -. Io personalmente nutro forti dubbi anche per tutta l’attività ciclistica dai giovani ai professionisti. Con le restrizioni e le difficoltà che ci saranno la vedo dura, figuriamoci come sarebbe stato ancora più difficile poter gareggiare per noi diversamente abili, che abbiamo bisogno di maggiore assistenza da parte dei dirigenti e del pubblico”.

Una stagione 2020 praticamente tutta cancellata.

“Proprio così, voglio peraltro aggiungere che personalmente avevo già deciso di non prendere parte al Giro d’Italia 2020 qualora si fosse disputato, in quanto dopo 4 anni di successi avevo deciso di rallentare un po’ l’attività. Mi dispiace per i colleghi che avevano nei loro programmala dispouta della manifestazione a tappe. A questo punto tiriamo avanti, tranquilli, prepariamoci all’anno prossimo che per forza di cose dovrà essere migliore di quest’anno”.

Si è parlato di prolungare l’attività in novembre.

Ho letto anch’io quanto comunicato dalla Commissione del settore paralimpico della Federciclismo, su di un prolungamento della stagione nel mese di novembre per quelle località che possono offrire situazioni climatiche adeguate. Francamente la vedo dura poter disputare gare in quel periodo, il mio pensiero a questo punto è all’anno prossimo”.