
"Prato è di nuovo spettacolo"; il 2 settembre tocca a Willie Peyote a salire sul palco di piazza del Duomo, ore 21. Con una tappa del tour "Mai dire mai tuor degradabile 2021" il rapper cantautore torinese arriva in città per scatenare il pubblico, come vuole la tradizione. Guglielmo Bruno ha scelto un nome d’arte che fa riferimento al vero nome di battesimo e che sintetizza il mondo dei cartoni animati, Willy il Coyote, con il mondo assai meno divertente degli allucinogeni (peyote è un cactus che cresce in America, citato persino nel film "Puerto Escondido"). Le biografie ricordano che Willie Peyote ha iniziato la sua carriera musicale grazie al padre musicista, che i suoi primi passi sono stati nel mondo punk e rock e che vanta una laurea in Scienze politiche con una tesi sulla rivolta di Los Angeles del 1992, quella del pestaggio di Rodney King. Inizio carriera 2004, anno in cui entra nel mondo dell’hip pop fondando alcuni gruppi come i S.O.S.
In pochi anni Willie Peyote diventa una star della musica leggera italiana, seguitissimo dal pubblico giovane. Il suo debutto discografico con un album di inediti avviene solo nel 2013 con "Non è il mio genere, il genere umano" a cui seguiranno altri album di successo come "Educazione sabauda", "Sindrome di Toret"e "Iodegradabile", passando per il live "Ostensione della Sindone – Ultima cena". Nonostante la voglia di andare sempre controcorrente, la sua carriera passa anche dal festival di Sanremo, quasi a voler dire che si può essere "alternativi" anche sul palco più nazional-popolare e tradizionale. Addirittura proponendo il brano "Mai dire mai – una locura", Willie Peyote vince a sorpresa il premio della critica Mia Martini. Basterebbe rileggere con attenzione quel testo per capire la capacità di analisi sui nostri tempi di questo giovane cantautore. "Siamo giovani affamati, siamo schiavi dell’hype, non si vendono più dischi tanto c’è Spotify, riapriamo gli stadi ma non teatri né live". E poi ancora "Mai dire mai, lo chiami futuro ma è solo progresso, sembra il Medioevo più smart e più fashion". Nel suo percorso artistico c’è stato anche il tempo per scrivere un libro uscito lo scorso anno dal titolo "Dov’è Wille?", conversazione a trecentosessanta gradi con il politico di sinistra Giuseppe Civati in cui i due parlano dei grandi temi di attualità. Biglietti ancora disponibili sul sito di ticketone. Si ricorda che l’accesso al concerto è consentito se muniti di greenpass.
Federico Berti