
E’ già un caso-bandiera quello della Filati Omega, una delle aziende più colpite dall’alluvione, pronta a riprendere l’attività prima di Natale. Una ripartenza possibile grazie al lavoro dei dipendenti e dal tempestivo intervento della compagnia assicuratrice Groupama. "Il trauma di quello che è accaduto si è trasformato in adrenalina, in una spinta a liberare gli spazi da acqua, fango e detriti, per contenere il più possibile i danni, cercare di salvare quanto più materiale possibile e riportare l’azienda a quella che era prima. Di più: a creare le condizioni per farla ripartire più moderna, più efficiente di prima", dice Gabriele Innocenti, dirigente di Filati Omega. Tutto ciò "nonostante i gravi problemi che rimangono, primo fra tutti lo smaltimento dei fanghi e dei materiali non recuperabili, nonostante la delibera Regionale che non individua dove conferirli senza costi, e il rammarico per gli investimenti perduti come l’impianto fotovoltaico". Da una parte un ringraziamento a collaboratori, ex dipendenti in pensione e ai giovani volontari. Dall’altra " un capitolo a parte merita la Groupama – dice Innocenti – Avvisato il 3 novembre, il nostro agente Raffaele Benassi si è mobilitato e il giorno stesso è stato nominato il perito nella persona di Remo Rosi. Abbiamo individuato in Polygon Italia il soggetto che poteva gestire il ripristino: l’ingegnere Lorenzo Magro e i suoi collaboratori stanno dimostrando eccellenti capacità. Abbiamo già icevuto la visita di Isabella Santini, direttrice sinistri-ramo non auto, Andrea Fiori, responsabile polo alto valore e Lucia Giulianelli, liquidatrice property alto valore, della direzione centrale rischi di Groupama di Roma: un segnale di vicinanza che apprezziamo molto".