La Diocesi di Pistoia esclude, per ora, qualsiasi ipotesi di ripensamento sul trasferimento della Visitazione a Prato, nonostante le critiche alla scelta. L’ultima in ordine di tempo arriva dal professor Tomaso Montanari, storico dell’arte e rettore dell’Università per stranieri di Siena che rilancia: "E’ follia portarla via da Carmignano".
Il "prestito temporaneo" della Visitazione al museo di palazzo Pretorio, per permettere i lavori in chiesa, continua insomma a far discutere parecchio. Anche perché non si parla di una permanenza breve. La Diocesi, infatti, ribadisce che sulle questioni tecniche è tutto consequenziale: prima si riusciranno a reperire i fondi, prima partiranno i lavori per garantire la sicurezza della chiesa, prima tornerà la Visitazione a Carmignano. Reperire oltre 600.000 euro per progettare e poi appaltare i lavori del tetto, oltre a saldare l’intervento che partirà a primavera sul complesso francescano (1.400.000 euro, coperto per ora al 70% dai fondi dell’8 per mille della Cei), richiederà infatti molto tempo. Probabilmente anni.
Il professor Montanari intanto in questi giorni ha seguito la vicenda e critica il metodo utilizzato: "I restauri alla chiesa sono d’obbligo ma si poteva concordare una soluzione diversa. Ha ragione il sindaco Edoardo Prestanti a protestare per non essere stato coinvolto nella decisione. E’ vero che l’opera del Pontormo ha un proprietario che è la Diocesi di Pistoia ma non si ragiona così: loro sono custodi di questo patrimonio storico e artistico, non i ’padroni’. E’ stata una decisione sbagliata nel metodo: occorreva mettersi ad un tavolo e trovare la soluzione che potesse garantire sicurezza e centralità dell’opera". Riguardo ai nomi dei siti circolati in questi giorni e che avrebbero potuto ospitare la Visitazione, Montanari non fa classifiche ma sceglie sempre la via del metodo: "Non ha senso fare un toto-nomi, andava seguito un metodo diverso perché in questo modo si rischia di rompere quel rapporto di educazione, rispetto e sentimento che c’è fra la comunità e questa opera d’arte". Rammaricato per la decisione della diocesi anche il sindaco di Poggio a Caiano, Riccardo Palandri: "Sarà una grave perdita per l’attrattiva turistica anche del nostro territorio". Palandri nel mese di ottobre, quando si parlava di spostare l’opera del Pontormo, aveva appoggiato l’ipotesi della villa medicea a Poggio dove, nel salone Leone X, c’è una lunetta dello stesso Pontormo. L’ipotesi era stata messa sul tavolo anche da Diana Toccafondi (presidente del Comitato tecnico scientifico archivi del Mibact e membro del Consiglio superiore per i beni culturali e paesaggistici) che vedeva bene la possibile collocazione provvisoria dell’opera proprio all’interno della villa medicea di Poggio.
"In questo modo – dice Palandri – la Visitazione sarebbe rimasta nella zona dei Comuni medicei, nella diocesi pistoiese, con la promessa ovviamente che la pala, finiti i restauri della chiesa, sarebbe tornata a Carmignano. Inoltre con l’impegno da parte della nostra amministrazione a sviluppare un percorso turistico condiviso con Carmignano. La mia disponibilità a collaborare con Carmignano c’è ancora nella direzione di promuovere il turismo, valorizzare le bellezze e portare avanti un percorso condiviso".
M. Serena Quercioli