Villa Medicea: finalmente i rinforzi

Il direttore Sbaraglio e Casciu (Musei della Toscana): "Nuovo personale in arrivo grazie all’ultimo concorso"

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Villa medicea, a Poggio a Caiano in arrivo nuovo personale. Negli ultimi tre anni, lo ricordiamo, c’è stato un dimezzamento degli addetti per via dei pensionamenti e il concorso del 2019 ha avuto pesanti rallentamenti a causa del Covid. Nei giorni scorsi è uscita la graduatoria del concorso Mibac per 1.052 unità di personale non dirigenziale a tempo indeterminato, profilo assistente alla fruizione, accoglienza e vigilanza. Sarà una boccata d’ossigeno importante per questa villa che negli ultimi mesi è stata al centro dell’attenzione. Nelle scorse settimane la scuola media Martin Luther King di Pistoia aveva organizzato una visita per due classi ma disagi e incomprensioni hanno caratterizzato quella giornata, culminata con una lettera di protesta. A tal proposito Stefano Casciu, direttore regionale musei della Toscana, e Lorenzo Sbaraglio, direttore della Villa precisano alcuni aspetti: "Riteniamo opportuno ribadire che la vicenda si è verificata per un’assenza improvvisa e non prevedibile di personale, verificatasi per cause di forza maggiore la mattina stessa della gita. Gli studenti hanno atteso all’esterno del parco solo pochi minuti. La visita alla villa è stata loro garantita secondo gli orari previsti, così come a tutte le persone che avevano prenotato. La mancanza di personale nella villa di Poggio è un problema oggettivo e purtroppo diffuso nella maggior parte delle realtà museali, e non dipende né dalla direzione regionale musei della Toscana né dalla direzione della villa. La situazione è però destinata a migliorare grazie all’imminente assunzione di nuovo personale di vigilanza proveniente dal concorso nazionale appena concluso. Nuovo personale è quindi previsto anche per la villa di Poggio".

Sul tema sono intervenute Luciana Bartolini, consigliere regionale della Lega e Diletta Bresci, capogruppo Lega a Poggio. "Resto davvero allibita – dice la Bartolini – ed è un fatto che denota disorganizzazione, un brutto biglietto da visita per la stessa località". "Sebbene essa non rientri nelle competenze comunali, mi domando – prosegue la Bresci - come si possa permettere che il nostro bene turistico più prezioso sia oggetto di una gestione così inefficiente".