N.V.GALLELLO
Cronaca

Prato, rinasce Villa del Palco. Il nuovo progetto per valorizzare la biodiversità

Il polmone verde si vestirà di una nuova anima grazie al progetto Laudato sì

Ricostruttori e gruppo di lavoro per il nuovo parco di villa del Palco

Prato, 14 luglio 2022 -  Rinasce il Parco storico di Villa del Palco a Prato. Il polmone verde si vestirà di una nuova anima grazie al progetto Laudato sì. Il progetto, finanziato con 2 milioni di euro grazie al Pnrr sarà un luogo dove poter valorizzare la biodiversità. 

Spiega padre Guidalberto Bormolini: "Con questo progetto Villa del Palco diventerà sempre di più un luogo aperto a chiunque desideri entrarvi, dal singolo visitatore alla scolaresca, e rappresenterà una cerniera tra il tessuto urbano e quello agreste. C’è l’urgenza di dare forza alle categorie più vulnerabili, in particolare i giovani che, soprattutto nella fascia adolescenziale, sono stati colpiti da profondi traumi psicologici che vanno al più presto individuati e curati, anche con l’aiuto di terapie basate sul contatto con la natura. Il nuovo parco vuol essere dunque anche una risposta alle conseguenze di ansia e stress che sempre più stiamo vivendo in questo complesso periodo legato alla pandemia".

Il progetto dal nome "La cura del verde, il verde che cura" vuole porre l'attenzione sull'aspetto della cura, dell' accoglienza e valorizzazione della biodiversità. Queste le parole d’ordine dell’iniziativa di trasformazione del grande giardino che sarà finanziato grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il progetto si basa su ecologia integrale, interconnessione e visione olistica della salute secondo la quale l’uomo e il mondo sono considerati come un insieme non separato. Si tratta di principi assolutamente in linea e in piena attuazione delle indicazioni contenute nella enciclica Laudato si’ di papa Francesco.

Il progetto di riqualificazione riguarda uno spazio di circa due ettari complessivi aperto alla città, che viene riorganizzato per dare un contributo alla ripartenza dopo la pandemia.  Quella che da tutti i pratesi è conosciuta come la casa dei ritiri spirituali, manterrà la vocazione originaria, ma avrà anche un’area in piena armonia con la natura, con il creato e con tutti gli esseri viventi.

Il vicario generale monsignor Daniele Scaccini, spiega che "L'impegno a costruire percorsi di valorizzazione di ciò che la storia e la fede ci hanno consegnato, nel rispetto della vocazione originaria del luogo e delle attività, sono state la molla per la proposta di questo progetto di cura e valorizzazione dello spazio esterno (giardino e percorsi annessi) pensato dai Ricostruttori nella Preghiera ai quali è attualmente affidata la custodia della Villa San Leonardo al Palco".

"Il progetto – prosegue il Vicario – condiviso con vari enti, in armonia con il magistero Pontificio sulla custodia del creato contenuto nella enciclica Laudato si’, mi sembra possa contribuire a dare un segno di speranza al fine di rendere nuovamente e pienamente fruibile la bellezza e la funzione di questo spazio caro a tutta la città, ma in particolar modo alla nostra Chiesa diocesana".

Per la realizzazione del progetto è stato chiesta la consulenza del paesaggista Andrea Mati, esperto nella realizzazione di giardini terapeutici. "Mi occupo di verde da tanti anni – afferma Mati – ma questa è una esperienza unica nel suo genere perché unisce economia e lavoro; l'idea è quella di creare un luogo non solo esteticamente di grande valore, ma anche un luogo dove si possono fare esperienze di riconnessione con la natura e di lavoro nel verde, con la produzione di prodotti naturali che possono essere messi in commercio. Abbiamo unito spiritualità e lavoro". Nel gruppo di lavoro che ha ispirato e costruito il progetto fanno parte anche Grazia Francescato, nota ambientalista e scrittrice, e la guida ambientale Giacomo Agabio.

Il progetto

Il progetto del futuro parco prevede l’introduzione di nuove varietà vegetali che abbiano anche proprietà terapeutiche, la creazione di aree di sosta attrezzate con spazi dedicati alle attività motorie, la realizzazione di percorsi ciclo-pedonali interni e zone riservate al rilassamento e alla meditazione. Nonchè punti adatti alla convivialità e al ristoro destinati ad attività ricreative e formative.

Inoltre, saranno piantumati cento alberi da frutta, sono previste zone per le attività agricole pensate per creare habitat ospitali per gli animali e gli insetti, in modo da stabilire un corretto equilibrio ecologico. Non mancherà la produzione di ortaggi attraverso la realizzazione di un orto bioattivo. Nasceranno un vivaio, una zona per le arnie con la conseguente produzione di miele, tre impianti di lombricoltura, ci sarà un impianto per la spremitura di olive (nell’area di Villa del Palco ci sono 350 ulivi), una casa delle farfalle, un impianto di compostaggio e un laboratorio per piccole manutenzioni e riparazioni.

Il progetto prevede la risistemazione della vasca grande con funzioni di fitodepurazione, con inserimento e allevamento di specie ittiche, varietà vegetali (come le ninfee) con la realizzazione di strutture di sosta, meditazione. Una volta realizzato il progetto, la volontà è quella di promuovere percorsi eco turistici, escursioni a piedi e in bicicletta che abbiano come punto di partenza il Palco per poi snodarsi sul territorio pratese e valbisentino.

Il nuovo progetto si inserisce nel piano di forestazione urbana della città. Questo intervento, che si è visto assegnare due milioni di euro grazie al bando per i giardini e i parchi storici promosso dal ministero dei Beni Culturali con i fondi del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, si inserisce perfettamente all’interno del nuovo piano operativo del Comune di Prato.

Il piano di sviluppo urbanistico pensato dalla giunta Biffoni e in particolare dall’assessore Valerio Barberis, vedrà la città  popolarsi di aree verdi interconnesse in modo da formare un network, delle isole naturali all’interno dei quartieri e delle zone abitate, e il nuovo giardino del Palco sarà una di queste. È la cosiddetta Forestazione Urbana sviluppata dal neurobiologo vegetale Stefano Mancuso e dallo studio Stefano Boeri Architetti con l’obiettivo di incrementare le superfici boscate nella città.

È previsto, inoltre, un collegamento con il progetto Riversibility, il parco fluviale pensato dall’Amministrazione comunale per valorizzare le sponde del fiume Bisenzio. Per inserire Villa del Palco in questo percorso sarà realizzato un collegamento con la ciclabile lungo fiume che permetterà di avere un accesso diretto al nuovo parco senza passare da via del Palco. Questo ingresso è pensato anche per l’accesso alle carrozzine, attraverso un’apertura adeguata e un vialetto pianeggiante non asfaltato ma ben percorribile che condurrà al centro del parco.

"Da tempo abbiamo avviato una riflessione su come tradurre il concetto di “forestazione urbana” con le ispirazioni contenute nella Laudato si’ di papa Francesco – afferma l’assessore Valerio Barberis – e grazie a questo progetto ideato dai Ricostruttori insieme alla Diocesi siamo riusciti a dare attuazione a questa volontà. Sempre di più stiamo prendendo coscienza che queste iniziative rappresentano il nostro futuro"

La storia del Parco

Villa del Palco, acquistata alla fine del Trecento dal pratese Francesco di Marco Datini ha subito nel tempo numerose e profonde trasformazioni. Prima convento Francescano, poi nell'Ottocento la struttura con le terre sono passate in mano a diverse famiglie. Nel '44 durante la guerra la tenuta è stata a forte rischio perchè i soldati nazisti di stanza in Toscana avevano inizialmente deciso di far saltare tutto, cosa che poi non avvenne. Dopo la fine della guerra è diventato rifugio per sfollati, a metà del Novecento la struttura è stata venduta alla diocesi di Prato da qui dopo il restauro di Baldazzi viene utilizzata per convegni e incontri di formazione.