
Viaggiare, che stangata Voli e alberghi più cari Famiglie in difficoltà "Molti restano in Italia"
I rincari su voli e alloggi rischiano di frenare la voglia di partire delle famiglie. O meglio, le costringono a rivedere i loro piani. "Se prima si sceglieva l’estero, quest’estate molti resteranno in Italia spostandosi in macchina, così da risparmiare qualcosa", raccontano dalle agenzie pratesi. Agenzie che segnalano come le vacanze di quest’anno, rispetto al 2022, costeranno dal 20 al 30% in più. "Fino a maggio c’è stata un’alta richiesta, perché a muoversi erano coloro che avevano la voglia e la possibilità di viaggiare senza preoccuparsi troppo delle spese. Adesso che sono soprattutto i nuclei familiari a informarsi, lo scoglio budget emerge eccome – spiega Simone Gori, titolare dell’agenzia Cutter Viaggi – In tanti chiedono informazioni, ma le prenotazioni poche. A essere aumentati sono soprattutto i prezzi dei voli, mentre per quanto riguarda le strutture all’estero i costi sono tutto sommato contenuti, fatta eccezione per gli Stati Uniti, l’Inghilterra e la Francia".
E in Italia com’è la situazione? "Ci si aspetta che la domanda sia alta. Di conseguenza, i costi non sono indifferenti. Tra l’altro le strutture al momento non propongono offerte, ad esempio, per i bambini piccoli. A breve però – conclude Gori – potrebbe cambiare qualcosa".
Sulla stessa falsariga la testimonianza di Stefania Cartei: "E’ vero, particolari offerte o sconti per il momento non si trovano in giro. In più i prezzi dei voli dal 2022 sono cresciuti anche di diverse centinaia di euro. E questi rincari, che si aggirano attorno al 20%, non stanno passando inosservati agli occhi delle famiglie, che non a caso faticano a prenotare – sottolinea la titolare dell’agenzia Renzi Travel – In diversi casi si sceglie una destinazione diversa rispetto a quella immaginata inizialmente: per tanti è meglio restare in Italia utilizzando la propria auto che salire su un aereo e andare all’estero". Spostandosi alla Malaparte Viaggi, il quadro resta lo stesso. "L’aumento dei prezzi si attesta sul 20%. L’unica possibilità per chi non vuole rinunciare a partire è quella di rivedere i propri piani. Anche perché – dice Elena Rossi, titolare dell’agenzia – provare a partire in un periodo diverso organizzandosi con il proprio piano ferie è complicato. Giugno e settembre sono meno cari, come sempre, ma non tutti possono fare le ferie in questi periodi".
Più fiduciosa è invece Claudia Chiti: "E’ vero che i costi sono saliti del 20%, ma avendo una clientela di fascia medio-alta noi non abbiamo riscontrato flessioni – le parole della titolare dell’agenzia Sotto la palma – A prescindere dai rincari si viaggia lo stesso, perché non esistono più i vincoli che c’erano ai tempi del Covid. E anche il problema passaporti, fortunatamente, mi sembra ormai superato o comunque non rappresenta più un ostacolo davvero preoccupante".
Francesco Bocchini