SILVIA BINI
Cronaca

Viaccia e le nuove case. Scoppia la polemica. Guerrini, quanti dubbi . E manda messaggi al Pd

"Il partito almeno sulla carta si oppone al consumo di suolo spregiudicato" "Per di più se su quel suolo c’è stata un’alluvione" scrive sui social .

"Il partito almeno sulla carta si oppone al consumo di suolo spregiudicato" "Per di più se su quel suolo c’è stata un’alluvione" scrive sui social .

"Il partito almeno sulla carta si oppone al consumo di suolo spregiudicato" "Per di più se su quel suolo c’è stata un’alluvione" scrive sui social .

Un post su Facebook, scritto con il tono di chi si sente tradito e insieme determinato a reagire. A firmarlo è Martina Guerrini (foto), consigliera comunale del Pd, che non usa mezzi termini: il progetto di cementificazione di Viaccia, non rappresenta "il mandato che ho ricevuto". E se a dirlo è una rappresentante della maggioranza, allora è chiaro che qualcosa si è incrinato. Guerrini sceglie parole dure e immagini della tradizione: "Quest’anno andrò alla Maggiolata di Viaccia con un po’ di magone", scrive, con riferimento alla festa che celebra la primavera e che ora le appare stonata sullo sfondo di un’urbanizzazione che rischia di alterare profondamente l’identità del quartiere. "La nostra tradizione popolare è una forma d’arte. Ma la quotidianità va gestita con intelligenza, rettitudine e amore per l’interesse pubblico. Almeno dovrebbe", aggiunge.

Il progetto al centro delle critiche è imponente: il timore è quello di un futuro segnato da una cementificazione pesante, aggravata da una fragilità idrogeologica resa evidente durante l’alluvione del novembre 2023. Il riferimento è al progetto per l’area ex Rosalinda, un tempo fabbrica dismessa, oggi al centro di un’operazione da 280 appartamenti. Dopo anni di stallo, e aste deserte, una nuova offerta da 1,3 milioni di euro ha rimesso in moto la trasformazione dell’area. Una riqualificazione? Guerrini invita a valutare con attenzione "l’equilibrio della frazione", preoccupata che si replichi lo stesso schema già visto a La Querce: un progetto pensato anni fa, che oggi non tiene conto delle nuove fragilità ambientali né dei desiderata dei cittadini. "Prima si facciano tutte le necessarie opere, poi si valuterà la reale necessità di altro cemento. Si chiama pianificazione. Non è più tempo di costruire indiscriminatamente", scrive.

In particolare a La Querce si prevede la costruzione di nuove villette e di un supermercato, nonostante l’opposizione manifestata dai cittadini nel corso del percorso partecipativo. Un’opposizione che, secondo Guerrini, è stata ignorata. "La teoria non applicata alla realtà è astrazione", scrive. "È il contrario di amministrare".

Il post si chiude con una riflessione che suona come un richiamo alla coerenza interna del partito: "Mi chiedo come mai non si senta la voce del segretario del Pd Marco Biagioni, che è anche assessore alla Transizione ecologica. Non un’opinione in generale, bensì sui casi concreti". Il colpo non è di quelli che passano inosservati. Guerrini non solo interpella i vertici del suo partito, ma rimette al centro la questione del rapporto tra amministrazione e comunità. Lo fa ricordando che "le scelte devono passare dal consiglio comunale" e che, "sulla carta il Pd si oppone al consumo di suolo spregiudicato".

Le sue parole si possono leggere come "un atto di fedeltà, non alla linea di partito, ma al mandato ricevuto". Un richiamo alla politica come ascolto, confronto e responsabilità. In fondo, scrive, "la gente chiede concretezza. E magari coerenza. Bisogna assomigliare alle parole che si dicono. A Viaccia, come a La Querce, la primavera è arrivata. Ma la Maggiolata, quest’anno, ha il sapore amaro del rimpianto e della battaglia non ancora vinta".