MARIA SERENA QUERCIOLI
Cronaca

Via Citerna, cani sotto sequestro. Il primo allarme risale a due anni fa

Nel 2024 l’Enpa segnalava la recinzione "non idonea". L’ordinanza del sindaco dispone ulteriori controlli

Cani sciolti a Santa Cristina a Mezzana

Cani sciolti a Santa Cristina a Mezzana

Due anni di segnalazioni prima di arrivare all’ordinanza per il sequestro dei cani che hanno sbranato le oche. Il proprietario dei due pastori tedeschi, italiano e residente in via Citerna a Carmignano, risulta avere l’amministratore di sostegno ed è seguito dai servizi sociali: possibile che in due anni nessuno è intervenuto? E’ questo che chiedono i cittadini. Perché il proprietario del pitbull, italiano anche lui ma residente a Prato, teneva il cane in via Citerna? Le prime segnalazioni sul fatto che i cani fossero sempre liberi di scorrazzare per Santa Cristina a Mezzana risalgono a ben due anni fa. Ci fu un primo sequestro, poi i cani furono resi al proprietario e la storia è ricominciata perché i cani saltano la recinzione: l’ultimo assalto è stato al pollaio dove i due pastori e il pitbull, martedì, hanno sbranato le oche. Il 20 gennaio 2024 l’Enpa, intervenuta, aveva chiesto un’ordinanza per l’inottemperanza della proprietà nel realizzare una migliore recinzione. Ordinanza che non fu fatta. Ulteriori verifiche sono datate 1° marzo, 9 aprile e 13 maggio di quest’anno perché "la recinzione non risulta idonea per la detenzione dei cani".

Mercoledì scorso la polizia municipale ha verificato che i cani erano di nuovo vaganti, procurando allarme sociale, sono stati quindi sequestrati e portati al canile a Prato.

Subito è stata emessa dal sindaco di Carmignano un’ordinanza per i proprietari dei tre cani, che vieta al proprietario di detenere cani a qualsiasi titolo, anche temporaneamente su tutto il territorio comunale e dispone controlli degli organi di vigilanza. Mercoledì il gruppo consiliare di "Fratelli d’Italia" ha depositato un’interrogazione al sindaco per far luce sull’operato dell’amministrazione in questi anni di segnalazioni.

Maria Serena Quercioli