
Da Lampedusa alla Valle Aurina a piedi, dall’estremo più a sud dello stivale a quello più a nord. Più di 2mila chilometri in 100 giorni con la tenda sulle spalle e in compagnia della fidata cagnolina Tosca. È il viaggio-simbolo del pratese Gianluca Mantovani, affetto da patologie autoimmuni, per sensibilizzare l’opinione pubblica e lanciare un messaggio a chi soffre di malattie croniche. La sua storia la Nazione di Prato l’ha già raccontata nei giorni scorsi, ma a ieri a quasi una settimana dalla partenza prevista per il 1 aprile, l’iniziativa "Vagamonti - Italia 100 giù per su" è stata presentata anche in palazzo comunale, presenti lo stesso Mantovani, il sindaco Matteo Biffoni e Fabrizio Cantini, primario del reparto di reumatologia del Santo Stefano, che sarà di supporto medico durante il viaggio e che ha già preventivato in strutture sanitarie in Calabria, Lazio e Veneto le indispensabili trasfusioni che Mantovani deve eseguire ogni mese per non perdere il beneficio delle terapie. . "Il calore della gente che ho attorno non mi fa sentire solo - ha detto Mantovani –, conduco una vita normalissima, nonostante le difficoltà che sto affrontando. Sono una persona come ce ne sono tante, affette e segnate dalle malattie autoimmuni. Ma dopo aver salito una faticosa collina c’è sempre il panorama mozzafiato: questo è lì per tutti e vorrei che questo mio messaggio arrivasse a chiunque". Il viaggio di Gianluca si snoderà lungo sentieri Cai, sentieri religiosi, antichi tratturi: 25 chilometri al giorno in media con 17 kg di zaino in spalla. Nelle sue previsioni dovrebbe terminare il 10 luglio: "Ma non ho in mente una data di arrivo - ha aggiunto –, viaggerò rispettando i miei ritmi". Vagamonti non finisce a luglio, perché il vero obiettivo è quello che verrà dopo: portare avanti il lavoro dell’associazione Vagamonti Aps, un contenitore di tante attività per sostenere le persone con patologie, con disabilità o semplicemente persone che vogliono conoscere la montagna per la prima volta. Nello staff dell’impresa ci sono intanto Dechatlon, che fornirà l’abbigliamento e il materiale necessari, LeoPet, che ha studiato uno zaino per la cagnolina Tosca, White Radio che seguirà Mantovani durante il cammino, Simone Falci, veterinario che seguirà Tosca, il fotografo e videomaker Andrea Foligni e Francesco Toccafondi, che proverà insieme a Mantovani a realizzare un libro alla fine del viaggio. "Una bellissima testimonianza di ‘anormale normalità’, che può dare fiducia e speranza", ha detto il sindaco Biffoni.