SILVIA BINI
Cronaca

Vaccini e green pass: lo scudo è efficace. In quarantena solo lo 0,8% degli studenti

Si tratta di 250 ragazzi, distribuiti in 12 classi. Sono numeri minimi, dimezzati rispetto a due settimane fa. Ma in Toscana va peggio

di Silvia Bini

Dodici classi costrette in quarantena e circa 250 alunni tornati alla didattica a distanza. Prato resiste all’ondata del Covid che attenta alla normalità così faticosamente ritrovata dalle scuole. Nella settimana che va dal 20 al 27 ottobre sono state confinate a casa 12 classi, ossia 250 alunni, su un popolazione di circa 32.000 studenti. Quei ragazzi equivalgono, più o meno, allo 0,8% della popolazione scolastica della provincia. Mentre dal 7 al 12 ottobre si erano registrati 11 contagi nelle classi. Numeri contenuti e tendenzialmente stabili rispetto alla media regionale, dove negli ultimi giorni si è registrato un boom di casi e di conseguenti quarantene. Sono infatti oltre 300 le sezioni relegate in casa in tutta la Toscana. A Firenze, ad esempio, i nuovi casi registrati al 25 ottobre tra insegnanti e studenti sono stati 53 a fonte dei 12 di Prato.

Il trend in discesa del virus registrato nelle ultime settimane si riflette anche fra i banchi con un netto calo del numero delle classi finite in quarantena e quindi degli studenti costretti in dad rispetto a 15 giorni fa. L’effetto scudo del vaccino sembra funzionare ed è così che grazie alle immunizzazione (il personale della scuola è coperto per oltre l’85%) e all’obbligo del green pass (che esclude dai possibili vettori del virus una platea di oltre 8.000 persone tra docenti, bidelli e amministrativi), il numero di contagi nelle scuole si è praticamente dimezzato nel giro di due settimane. A fotografare la situazione sono i numeri, che spiegano più di tante parole. E così scopriamo che il 20 ottobre l’Asl ha notificato un provvedimento di quarantena per gli studenti di una sola classe in tutta la provincia a seguito di un caso positivo. Anche il 21 ottobre è scattato lo stesso provvedimento per una classe, così come il 22 ottobre. Nessun caso registrato nelle scuole, invece, nei giorni del 23 e 24 ottobre mentre la giornata peggiore sul fronte dei contagi tra i banchi è stata quella del 25 ottobre con ben 4 provvedimenti di quarantena disposti dal Dipartimento di igiene dell’azienda sanitaria. Di nuovo nessun contagio il 26 ottobre e tre casi positivi con altrettante classi finite in isolamento il 27 ottobre. Tutto sommato si tratta di una situazione che non desta particolare allarme: una media di dieci classi a settimana in quarantena era prevedibile nell’anno scolastico ricominciato in presenza fin dal primo giorno. "I provvedimenti di quarantena riguardano tutti gli ordini e i gradi di scuola di Prato e provincia", spiegano dall’Asl. Questo significa che sono conteggiate anche le scuole dell’infanzia (nelle quali i bambini sono esenti dall’obbligo della mascherina) e tutte le scuole primarie che ospitano bambini sotto 12 anni, quindi non vaccinati. L’Asl Toscana Centro monitora costantemente l’impatto che il Covid ha sulla didattica anche perché al meccanismo delle quarantena è collegato il ricorso ai tamponi. Il sistema delle prenotazioni è infatti andato in tilt subito dopo il primo suono della campanella e con l’entrata in vigore dell’obbligo del green pass per i lavoratori. A decidere sono i pediatri: il regolamento scolastico prevede che se uno studente lamenta sintomi associati al Covid durante l’orario di lezione debba essere isolato fino all’arrivo dei genitori, ai quali è fatto obbligo di attivare l’apposita procedura di controllo tramite il proprio pediatra. Si parla di sintomi che, vista la stagione, in molti casi sono riconducibili a semplici forme influenzali. Una volta avvertito il medico di famiglia, questi - se lo ritiene opportuno - prescrive il tampone di controllo oppure rilascia il certificato utile alla riammissione a scuola a partire dal settimo giorno di assenza. Se lo studente rientra prima dei sette giorni è sufficiente l’autocertificazione firmata dai genitori qualora il pediatra non abbia ritenuto necessario il tampone.