REDAZIONE PRATO

Canne fumarie: "Uova contro il mio portone"

Dopo il Tar, vandali dal notaio

Il notaio Carlo Pasquetti sulla porta di casa

Prato, 28 ottobre 2014 - Dopo il danno anche la beffa. Non deve essere andata giù l’ultima mossa del notaio Carlo Pasquetti sull’intricata questione della canne fumarie nel condominio di lusso in via Telemaco Signorini 7. Ieri mattina il professionista ha avuto un’amara sorpresa quando ha aperto la porta di casa: qualcuno nella notte ha tirato uova marce contro il suo portone e nel pianerottolo.

«Un avvertimento», l’ha definito lui perché «in questa battaglia per la legalità sono solo». Il notaio, assistito dall’avvocato Vito Veneroso, rivendica da quattro anni un suo diritto: l’installazione delle canne fumarie negli appositi spazi - i cavedi - che sono stati realizzati quando è stato costruito il palazzo dieci anni fa. Il notaio ha acquistato l’appartamento nel 2010 ma al momento di montare la cucina i tecnici si sono resi conto che le canne fumarie non c’erano. La lunga battaglia contro l’architetto Alessio Cantini lo ha portato fino al Tar a cui Pasquetti chiede l’annullamento di un provvedimento del Comune di Prato che consente di realizzare le canne fumarie sulle pareti del palazzo anziché sul tetto come sarebbe normale. Lo scherzetto dell’assenza delle canne fumarie per lo smaltimento dei fumi delle cucine è costato caro a tutti i condomini perché gli appartamenti al momento non hanno l’abitabilità indispensabile per la vendita. Ieri Pasquetti ha sporto denuncia in Questura contro l’atto vandalico di cui è stato vittima.

«Il provvedimento del Comune è illegittimo – dice il notaio – ed è chiaro che il Tar non potrà fare altro che obbligare il Comune a rivedere il regolamento. Le uova contro il mio portone sono un avvertimento. Tutti hanno l’interesse a chiudere questa vicenda perché ci sono vendite in corso: il prezzo delle case è soggetto alla condizione sospensiva della messa a norma delle canne fumarie. Io vado avanti comunque perché è una battaglia sul rispetto delle regole, si sta diffondendo la cultura della mistificazione della menzogna. Si preferisce fare dei buchi nel muro, anziché mettere le canne fumarie negli appositi cavedi dicendo bugie alla gente».

Laura Natoli