
Alcuni dei partecipanti
Restituire un futuro ai giovani e manodopera qualificata alle imprese. È questo l’obiettivo al centro del progetto formativo appena concluso, frutto della collaborazione tra Synergie, network internazionale del lavoro, e l’istituto Buzzi, eccellenza formativa del territorio pratese. Un’esperienza concreta che dimostra come la sinergia tra scuola e mondo produttivo possa davvero fare la differenza, soprattutto in un settore chiave come quello tessile, da sempre fiore all’occhiello della città.
Otto giovani, selezionati da Synergie, quinta agenzia per il lavoro a livello europeo, hanno partecipato a un percorso gratuito di formazione di circa 100 ore, articolato tra lezioni teoriche e sessioni pratiche, che ha avuto l’obiettivo di colmare un vuoto: quello delle professionalità oggi difficilmente reperibili nella filiera delle lavorazioni tessili. Un sapere tecnico e artigianale che affonda le sue radici nella storia manifatturiera di Prato, ma che necessita oggi di essere trasmesso alle nuove generazioni, pena la sua scomparsa.
I risultati non si sono fatti attendere. Tutti i partecipanti al corso sono stati immediatamente assunti da aziende del distretto, pronte ad accogliere con entusiasmo giovani formati, motivati e già inseriti in un contesto di apprendimento orientato alle esigenze reali del mercato. Una risposta concreta al doppio problema della disoccupazione giovanile e della carenza di manodopera specializzata, che troppo spesso rappresenta un freno allo sviluppo.
L’idea alla base del progetto è semplice, ma potente: creare un ponte tra domanda e offerta, tra i talenti dei giovani e il bisogno vitale delle imprese di trovare competenze specifiche. Un modello replicabile, che fa leva sulla formazione tecnica e sull’investimento condiviso tra pubblico, privato e scuola.
"Il nostro compito come Synergie è aiutare le imprese a crescere attraverso le persone. Allo stesso tempo, vogliamo offrire opportunità a chi ha aspirazioni e talento. E vogliamo farlo con chi conosce il territorio, come l’istituto Buzzi", dichiara Anita Gioia, responsabile di filiale Synergie a Prato.
Parole confermate dal dirigente Alessandro Marinelli: "Essere in sinergia con le imprese è fondamentale. Questo progetto è stato un successo: oggi i ragazzi non sono con noi perché sono già al lavoro. Questo è il risultato migliore che potessimo sperare". Una visione condivisa anche dal professor Lorenzo Ciano, coordinatore del corso: "Il tessile è un settore che, nonostante le difficoltà, ha ancora molto da offrire. Ma ha bisogno di giovani preparati. Per questo è essenziale continuare a costruire ponti tra scuola e azienda, tra formazione e produzione". L’ennesimo progetto per dimostrare che investire nei giovani significa investire nel futuro di un intero territorio. Farlo con strumenti concreti, formazione di qualità e alleanze forti tra attori locali è la strada giusta per restituire dignità al lavoro, continuità alla tradizione e nuovo slancio all’economia.
Silvia Bini