REDAZIONE PRATO

Uniti contro il disagio "Diritto alla casa e reddito le vere sfide della città"

Politica e terzo settore al dibattito di Pratofutura sulla Prato di domani. Il presidente Ranaldo: "Lavoratori immigrati, troviamo una strategia comune".

Uniti contro il disagio "Diritto alla casa e reddito le vere sfide della città"

Imprese e terzo settore: due mondi seduti allo stesso tavolo grazie all’iniziativa messa in campo da Pratofutura, che riunisce al suo interno circa 90 tra imprenditori e professionisti e si è data come mission quella di immaginare il distretto del domani. 11.480 assistiti nel 2022 per 11 associazioni, tra le più grandi, presenti sul territorio pratese. La metà sono stranieri, il 25% è costituito dai cittadini che si trovano nella cosiddetta fascia grigia, ovvero la fascia di coloro che un lavoro ce l’hanno, ma che non consente di sostenere i costi della vita familiare. È il quadro emerso durante l’incontro "Custodire il territorio, custodire le relazioni. Povertà e fragilità nel distretto".

"Oggi parliamo di fragilità, un aspetto importante della vita di una comunità. Vorremmo avvicinare i quattro mondi interessati dalla gestione di questo fenomeno: le imprese, le associazioni, le pubbliche amministrazioni e la politica", commenta Marco Ranaldo presidente di Pratofutura. "Ci sembra che fino ad oggi un vero e proprio coordinamento tra questi mondi non ci sia, perciò il nostro tentativo è di cercare di avvicinarli. L’assistenza non basta – ha proseguito Ranaldo –, dobbiamo tutti insieme trovare delle soluzioni strutturali per includere in maniera legale i lavoratori immigrati nel tessuto produttivo del distretto, togliendoli dalla disponibilità della illegalità e della speculazione". Dal vescovo Nerbini è arrivato l’invito a "prendersi cura di chi rimane in fondo. È importante cogliere le sfide implicite nella Prato di oggi, città moderna ma che si porta dietro una realtà complessa". Presente anche la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato Diana Toccafondi: "Custodire un territorio vuol dire sentirsi responsabili. Per questo abbiamo deciso che la somma destinata al ’progetto Insieme’ fosse ora indirizzata all’emergenza abitativa, in maniera concreta al recupero di 9 case di Epp". Sei associazioni hanno partecipato alla tavola rotond: la Caritas Diocesana, ; Insieme per la famiglia; la Fondazione Opera Santa Rita; l’associazione Il Casolare; l’associazione Cieli Aperti e l’associazione Giorgio La Pira. Capacità reddituale ridotta ed emergenza casa: sono i due problemi principali a Prato secondo i dati offerti dal Comune di Prato.

"Abbiamo innalzato l’Isee di riferimento da 7.100 euro a 8000 euro nel 2023 per gli interventi pubblici di sostegno al reddito – ha spiegato il vicesindaco Simone Faggi –, abbiamo quindi innalzato le risorse a disposizione degli assistenti sociali per le risposte ai problemi di carattere quotidiano dei cittadini, dal pagamento dell’affitto al pagamento delle spese mediche come quelle legate alla cura dei denti. Il secondo tema è quello della casa – ha continuato Faggi – abbiamo 181 famiglie in alloggi di emergenza e 1.180 richieste per case popolari da parte di persone che hanno l’idoneità. Alla fine del 2024 contiamo di consegnare 200 alloggi popolari". Presente l’assessore regionale all’Immigrazione Stefano Ciuoffo: "Su circa 330.000 imprese esistenti in Toscana, 38.400 sono con titolare non italiano; è chiaro quindi che l’immigrazione non può essere affrontata come un’emergenza, bensì come un tema strutturale".