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La condizione Weil alla Baracca. Il coraggio dell’alternativa

Nuovo spettacolo di Maila Ermini: l’intervista impossibile alla scrittrice e filosofa radicale che lasciò l’insegnamento per lavorare in fabbrica, denunciando lo sfruttamento del lavoro.

La filosofa e scrittrice. Simone Weil, nata a Parigi nel 1909 e scomparsa a soli 34 anni

La filosofa e scrittrice. Simone Weil, nata a Parigi nel 1909 e scomparsa a soli 34 anni

Nuovo, coraggioso, spettacolo al Teatro La Baracca di Casale, venerdì alle 21.15: La condizione Weil, tratto da La condizione operaia di Simone Weil, in un libero disadattamento scritto e interpretato da Maila Ermini. E’ un’opera teatrale su Simone Weil tratta dalla sua esperienza, radicale, in fabbrica. Perché "bisogna viverle certe situazioni, per poterle capire". E per questo la filosofa e scrittrice francese lasciò l’insegnamento per lavorare in fabbrica, appunto.

Per Weil il radicalismo fu la condizione stessa per dare un senso alla sua propria esistenza, immergendola nel flusso tumultuoso della storia del Novecento: "Compito di una vera democrazia dovrebbe essere quello di ridare dignità al lavoro, che è il modo in cui noi entriamo in contatto con il mondo; ma così non accade", le parole di Weil, così drammaticamente attuali.

Nella nuova pièce di Maila Ermini, la Weil entrerà in scena in modo provocatorio e giocoso, inaspettato, portando sul palco lo scandalo della sua vita e la sua opera. La forma è quella dell’intervista impossibile che l’attrice e drammaturga ha altre volte sperimentato: "Raramente le opere teatrali la vedono protagonista, lei è così difficile, assoluta, sfuggente, che oggi ci appare quasi incomprensibile, intollerabile, inarrivabile", sottolinea Ermini.

Tanti sono i motivi per vedere lo spettacolo: perché Simone Weil è un esempio unico di forza e determinazione; perché racconta della violenza che subisce chi ama stare dalla parte del bene e della verità; perché si ascolteranno le sue parole, le canzoni e le poesie.. "Perché alla fine Weil non si colloca da nessuna parte – aggiunge Ermini – e in fondo, a parte i saggi critici, nessuno la vuole, nemmeno oggi: di famiglia ebraica, diventa marxista e poi si fa cristiana, ma senza appartenere mai, anzi criticando tutte le chiese e tutti i partiti.

Perché voglio credere che il piccolo teatro de La Baracca, indipendente e periferico, sarebbe stato un luogo dove lei sarebbe stata, almeno per un’ora, volentieri; che insomma le sarebbe stato confacente. Perché non è la prima volta che abbiamo parlato di lei alla Baracca: alcuni anni fa abbiamo letto il Manifesto contro i Partiti Politici. Perché il costo del biglietto si adegua al pensiero della protagonista – concude –, e serve a mantenere vivo un luogo di cultura alternativa". L’ingresso costa solo 10 euro; è gradita e consigliata la prenotazione a [email protected]