SILVIA BINI
Cronaca

Basta tacere, la forza di dire no "La mobilitazione collettiva contro la violenza di genere”

L’associazione Prospettive incontra la presidente della Commissione d’inchiesta sui femminicidi Martina Semenzato. Dialogo a Palazzo Pretorio con esperti: testimonianze, approfondimento sulle norme e analisi

L’associazione Prospettive incontra la presidente della Commissione d’inchiesta sui femminicidi

L’associazione Prospettive incontra la presidente della Commissione d’inchiesta sui femminicidi

PRATO Oltre due ore di confronto a Palazzo Pretorio per un tema che coinvolge tutti: la violenza di genere e i femminicidi. Iniziativa, dal titolo “Basta tacere, la forza di dire no”, organizzata dall’associazione Prospettive, presieduta da Daniela Forconi, che ha visto protagonisti la presidente della Commissione parlamentare di inchiesta Martina Semenzato, l’avvocata Elena Augustin, la giornalista e scrittrice Ilaria Bonuccelli, Gabriele Lessi e Jacopo Piampiani dell’associazione ’Lui’ che si occupa di uomini maltrattanti.

Dialogo, proposte e testimonianze in un’intensa mattinata moderata dal caporedattore de La Nazione Luigi Caroppo. Molti gli spunti e grande partecipazione della platea (presenti anche la deputata Erica Mazzetti, l’assessora comunale Maria Logli, le consigliere comunali Rita Pieri e Rossella Risaliti). Dalle misure di prevenzione al coinvolgimento collettivo, dalla necessità di cogliere le spie di malessere ai possibili interventi legislativi a fronte del lavoro particolarmente attento che sta svolgendo la Commissione d’inchiesta. Ricco di informazioni e appassionato l’intervento di Martina Semenzato che, partendo dalla necessità di riaffermare il valore dell’indipendenza della donna, ha puntato l’attenzione su diversi aspetti. "Della violenza di genere se ne devono occupare sempre di più gli uomini" ha sottolineato pensando anche al mondo politico.

Luci accese sulla formazione (scuola, istituzioni, associazioni, operatori sanitari), sui diritti degli orfani che restano senza genitori quando la tragedia di un femminicidio porta nel baratro una famiglia, sulla necessaria sensibilità della magistratura "quando bisogna decidere tra braccialetto elettronico e cella". Semenzato ha sottolineato l’importanza dell’indipendenza economica delle donne: "Lavorare e avere uno stipendio significa essere libere di condurre la propria vita e di abbandonare situazioni pericolose". Molto interessante anche il lavoro svolto dall’associazione che si occupa degli uomini maltrattanti, con sede a Livorno, altrettanto appassionata la testimonianza di Ilaria Bonuccelli e puntuale l’analisi dell’avvocata Elena Augustin sull’evoluzione legislativa e sull’applicazione concreta delle norme. Applausi e riflessioni portate via dall’incontro come investimento per il domani. E per la necessaria e fondamentale mobilitazione collettiva.