REDAZIONE PRATO

Una giornata storica a 42 gradi E prima del fresco ritorna l’afa

Ieri valori record in tutta la provincia: Comeana la zona più calda, 41° a Poggio e 40.9° in città. Oggi e domani temperature ancora alte ma in calo. Confermata la perturbazione del weekend.

Una giornata storica a 42 gradi E prima del fresco ritorna l’afa

Doveva essere la giornata del picco di calore e questa volta le previsioni sono state rispettate in pieno, con un massima record di 42.2 gradi registrata a Comeana. Diverse stazioni di rilevamento dislocate in provincia, infatti, hanno registrato i valori più alti di sempre. Nella giornata di ieri i quaranta gradi sono stati raggiunti, tra le 14 e le 18, in numerose località di pianura. In alcuni casi si è andati addirittura oltre: a Galciana la colonnina di mercurio ha toccato i 40.7 gradi, mentre a Prato Università ci si è fermati "solo" a 40.2. Ancora 40 gradi sono stati registrati a Montemurlo, mentre in via Baracca a Prato si è arrivati a 40.9. Più su ancora si è andati a Poggio a Caiano, che ha toccato i 41 gradi, mentre il record assoluto è stato raggiunto al confine tra la provincia di Prato e Firenze: a Comeana, infatti, sono stati toccati i 42.2 gradi. Anche la Val Bisenzio è capitolata clamorosamente sotto i colpi del caldo africano: Vaiano ha raggiunto i 39.5 gradi, mentre Vernio ha toccato i 37.

Adesso che il picco è alle spalle, torneremo a respirare? Purtroppo no, o meglio, non ancora. La discesa verso valori termici meno soffocanti sarà estremamente lenta. Nella giornata di oggi, infatti, è possibile che alcune stazioni meteorologiche di pianura raggiungano ancora valori vicini ai 40 gradi, difficilmente oltre (a differenza di quanto accaduto ieri). Venerdì ancora cielo sereno e caldo, con anticiclone africano ben saldo, ma temperature massime che non dovrebbero superare i 38 gradi in città. Parliamo ancora di circa 8 gradi in più oltre le medie del periodo, visto che la massima a fine agosto non dovrebbe discostarsi dai 3031 gradi.

Sabato la lenta discesa continuerà: la colonnina di mercurio dovrebbe attestarsi sui 35 gradi durante il pomeriggio. A quel punto, dopo tanto malessere fisico, saremo finalmente a poche ore dalla fine del grande caldo. Come mostrano già da alcuni giorni i bollettini meteorologici, tra domenica e lunedì è previsto l’arrivo di un fronte atlantico che andrà letteralmente ad abbattere le temperature africane di questi giorni. La perturbazione dovrebbe essere accompagnata da piogge e temporali anche intensi ma, da questo punto di vista, i bollettini meteorologici ancora non hanno chiaro quantità e distribuzione delle piogge sul nostro territorio. Quel che sembra ormai appurato (e non è poco!) è il forte calo delle temperature a partire da domenica e soprattutto da lunedì. Prima di allora, però, ci aspettano almeno altri tre pomeriggi infuocati, dopo altrettanti vissuti con temperature da record. Per questo occorre rinnovare l’appello ad evitare, quando possibile, di uscire al sole tra le 12 e le 18 almeno. Inoltre, a differenza dei giorni appena trascorsi, una nuova nemica del benessere tornerà a farsi viva: l’afa. Con il lento calo del vento di grecale previsto da oggi, torneranno al pomeriggio le brezze da ovest. Queste, seppur capaci di abbassare di qualche grado la temperatura, faranno alzare lievemente l’umidità e, appunto, la sensazione di afa. C’è di buono che la sera e la notte le temperature potranno scendere di più di quanto hanno fatto ad inizio settimana. Occorre, insomma, stringere i denti ancora qualche giorno. La prossima settimana, infatti, si profilano temperature sotto la media, con massime che a stento supereranno i trenta gradi. L’estate sarà finita? Probabilmente no. Torneranno belle giornate e caldo ma, con ogni probabilità, i quaranta gradi e gli altri eccessi termici estivi potranno dirsi definitivamente archiviati.

Francesco Storai