Un secolo di aeronautica Cavalieri dell’aria in festa

Anche in città l’associazione degli aviatori celebra il compleanno speciale. E ricorrono anche i 35 anni della nascita del gruppo pratese: gli appuntamenti.

Un secolo di aeronautica  Cavalieri dell’aria in festa

Un secolo di aeronautica Cavalieri dell’aria in festa

Sette lustri nel segno di una passione che solca i cieli. Per la sezione pratese dell’associazione Arma aeronautica-Aviatori d’Italia un compleanno che si incrocia in Italia con i cento anni dell’aeronautica festeggiati con iniziative in lungo e largo per lo Stivale. Nella sezione pratese presieduta da Francesco Farina e che raccoglie una sessantina di soci, già militari di carriera o appassionati, il calendario delle cerimonie è pronto. Domenica al santuario della Madonna del Giglio in via san Silvestro il cappellano militare don Giovanni Bartolini celebrerà una messa con a seguire il pranzo sociale, poi, giovedì 30 marzo sarà il salone consiliare del Comune a spalancare le porte ad un’iniziativa che sarà preceduta dalla deposizione di una corona di alloro ai monumenti al caduti in piazza della Carceri. Sarà il presidente Farina con il colonnello pilota Carlo Enrico Paciaroni, già ai vertici dell’Aeronautica militare e consigliere nazionale dell’associazione Arma aeronautica- Aviatori d’Italia, a raccontare ad una delegazione di studenti la storia dell’associazione e i cento anni dell’aeronautica. Fin da quando ha svolto il servizio militare nell’aeronautica, Farina, di origini milanesi, ma da 40 anni a Prato, ha sentito battere il cuore per il mondo dell’aviazione. "Questo anniversario – spiega – rappresenta anche per Prato un’occasione per rinsaldare i valori che ci legano all’aeronautica. Con Meraldo Cipriani, capo nucleo di Montemurlo dell’associazione Arma aeronautica, condividiamo la salvaguardia della memoria di una gloriosa tradizione". Fino da quel 1988, quando per la città sfilò il labaro dell’associazione appena nata, i soci seguono una rotta senza turbolenze che ora guarda al dialogo con i giovani.

Marilena Chiti