Un Dolcissimo sabato di solidarietà Torna la gara di torte a favore di Ail

Il ricavato dell’iniziativa, promossa da Ninetta Di Caprio, va all’associazione che si occupa di malati di leucemia

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Al via la 33esima edizione di "Dolcissimo", la gara di dolci più zuccherosa che ci sia il cui ricavato verrà interamente devoluto all’A.I.L. (Associazione Italiana per la lotta contro la leucemia). Un’iniziativa che da anni unisce, in un connubio perfetto, dolcezza, competizione ma soprattutto divertimento e solidarietà. Promotrice dell’evento la 78enne Ninetta Di Caprio, ammalatasi di leucemia all’età di 37 anni e guarita grazie ad un autotrapianto di midollo, che dal lontano 1988 sostiene, attraverso l’iniziativa, la ricerca e tutte quelle famiglie che stanno vivendo o hanno vissuto la sua stessa sofferenza. Dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia, l’appuntamento è previsto per sabato 24 settembre alle 20 al Circolo Arci "Costa Azzurra" a Le Macine, in via Firenze 253. Per partecipare alla gara non è necessario iscriversi. È sufficiente presentarsi con le proprie produzioni di torte o biscotti al Circolo dalle 17 alle 20 della stessa giornata.

Oltre ai dolci tradizionali si potranno trovare anche dolci preparati appositamente per celiaci. Sarà poi una giuria a decretare il nuovo vincitore in carica. Ad animare la gara anche l’autore e attore Aldo Toccafondi, accompagnato a ritmo di liscio da Tony Reale. "Siamo orgogliose del successo ottenuto negli anni – ha commentato Ninetta – Inizialmente era una festa paesana alla quale partecipavano perlopiù persone di quartiere ed amici, adesso siamo fiere di poter dire che ’Dolcissimo’ è una festa pratese, un appuntamento fisso che unisce la città nell’ottica di aiutare il prossimo".

Forte e vivo anche quest’anno sarà il ricordo di Riccardo Becheroni, scomparso nel 1996 all’età di soli 48 anni, che in una lettera privata ringraziò Ninetta per la bella iniziativa, ricordando il bisogno di "essere meno egoisti, dare una mano al vicino e dedicare qualche minuto del nostro tempo agli altri". Il ricavato dalla vendita dei dolci sarà destinato al potenziamento del servizio di assistenza domiciliare, divenuta ancor più necessaria in questi due anni di pandemia. "Aiutare A.I.L. non significa soltanto rendere sempre più curabili leucemie, linfomi e mieloma, ma vuol dire anche migliorare la qualità della vita dei malati e delle loro famiglie sostenendo il progresso delle terapie", ha concluso Daniela Mantellassi, volontaria dell’Associazione.

Tamara Mancini