REDAZIONE PRATO

Uffici pubblici in crisi di personale Circoscrizione costretta a chiudere

Succede per colpa della mancanza di impiegati nella sede decentrata del Comune in via De Gasperi. Al di là del singolo caso il tema riguarda il nuovo approccio al posto fisso da parte delle nuove generazioni

La Circoscrizione Est in via Alcide De Gasperi ha chiuso temporaneamente per mancanza di personale. La sede distaccata del Comune, dove fino a poco tempo fa si potevano effettuare pratiche burocratiche, su tutte il rinnovo della carta d’identità, si è ritrovata con un solo dipendente all’attivo, costringendo l’amministrazione comunale a una sospensione momentanea del servizio allo sportello, in attesa di una riorganizzazione complessiva del personale dell’anagrafe centrale e delle sedi distaccate. La chiusura ha subito sollevato polemiche fra la cittadinanza, con qualcuno che ha fotografato e pubblicato on line il cartello d’avviso di chiusura degli uffici. Uno stop all’attività che doveva durare solo poche settimane e che invece si protrarrà fino alla fine dell’estate, visto lo slittamento dei tempi d’approvazione del bilancio preventivo da parte del Comune e quindi della conseguente riorganizzazione del personale.

La chiusura della Circoscrizione Est assume anche rilievo di carattere politico interno alla stessa maggioranza, visto che il capogruppo del Partito Democratico Marco Sapia e le consigliere comunali Martina Guerrini e Monia Faltoni hanno presentato un’apposita interrogazione all’assessore Gabriele Bosi per chiedere i motivi di questa sospensione del servizio. "Quanto è accaduto sta nella natura della normale evoluzione delle cose", spiega Bosi. "I dipendenti vanno in pensione, oppure vincono concorsi altrove e quindi ottengono il trasferimento. Il Comune di fronte a queste situazioni, a volte inattese, può soltanto muoversi riorganizzando il personale col turnover. Purtroppo però il Covid e la questione dei costi delle bollette energetiche hanno portato a ritardi nell’approvazione del bilancio e quindi anche nella riorganizzazione del personale. In assoluto noi cerchiamo di mantenere sempre almeno due o tre persone per Circoscrizione. Adesso questo alla Est non era più possibile. Ma il servizio resta sempre garantito, semplicemente bisogna andare all’anagrafe centrale". La vicenda della chiusura temporanea della Circoscrizione Est nasconde però un problema molto più rilevante, che per il futuro rischia di trasformarsi in un vero scoglio per le pubbliche amministrazioni. Cioè quello del grande turnover del personale. Se in passato la tendenza era quella di assicurarsi il posto fisso nel pubblico e restarci fino alla pensione, cambiando al massimo una volta nella vita Comune, ora il meccanismo è cambiato. I giovani partecipano a più concorsi contemporaneamente e spesso finiscono per cambiare rapidamente amministrazione comunale quando trovano un posto vicino casa o con una mansione retribuita in modo più adeguato. Gli assessorati al personale finiscono così a dovere cercare spesso nuovi assunti nelle graduatorie dei concorsi, con la beffa ulteriore di dovere procedere da capo nella formazione del dipendente per quello specifico servizio.

L’altro tema centrale è quello relativo al futuro della Circoscrizioni. Perché dopo l’abolizione delle rappresentanze politiche, questi uffici decentrati hanno perso sempre più peso in città, nonostante rappresentassero un punto di riferimento per la cittadinanza. "Il nostro impegno è quello di fare tornare tutte le Circoscrizioni attive nel più breve tempo possibile (anche la Sud è chiusa da anni fra lavori di ristrutturazione e nuova destinazione legata alla municipale, ndr)", conclude Bosi. "Serve però il tempo materiale per procedere con le assunzioni, la formazione e la riorganizzazione del personale interno all’amministrazione comunale".

Stefano De Biase