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Tv Prato, trattativa finale: Lo Conte più vicino all'acquisto delle quote a Prato

La Diocesi di Prato sta cercando un partner per salvaguardare Tv Prato e garantirne l'autonomia. Trattative in corso per ridefinire gli assetti societari e permettere l'ingresso di un nuovo socio. Risposte certe e chiare nel giro di poco tempo.

Una soluzione per salvaguardare Tv Prato, voce storica e uno dei punti di riferimento dell’informazione in città dal lontano 1977, e allo stesso tempo garantirne l’autonomia, dandole una prospettiva di lunga durata. E’ questo il principale obiettivo che sta cercando di raggiungere la diocesi di Prato nelle trattative per la ricerca di un partner. La diocesi detiene la maggioranza con l’85% tramite la finanziaria Opefin. Il restante 15% è nelle mani del socio di minoranza, l’imprenditore Marco Duradoni, titolare di un diritto di prelazione.

Al momento non c’è nulla di definito, ma sembra che la diocesi sia intenzionata a ridefinire gli assetti societari mantenendo così il controllo dell’emittente e aprendo all’ingresso di un altro socio di peso nell’ambito di un progetto più ampio in cui confluirebbe anche un rinnovamento di Tv Prato. Non si può escludere ancora, in assenza di comunicazioni ufficiali, che il pacchetto di maggioranza passi di mano (la diocesi comunque manterebbe una quota significativa anche in questo caso), ma l’ipotesi prevalente sarebbe la prima. Un’ipotesi che potrebbe concretizzarsi a breve, anche se gli stessi rumors c’erano stati a giugno e luglio. Mai come adesso, insomma, contano le carte e le firme. Anche perché quando si parla del futuro della televisione si parla necessariamente di quello dei suoi dodici dipendenti, tra giornalisti e operatori televisivi. Posti di lavoro da tutelare.

Non è un mistero la trattativa con Manuele Lo Conte, imprenditore del settore edile, già partita nel mese di giugno e non ancora concretizzata. Lo stesso Lo Conte, interpellato da "La Nazione", ha confermato "un avvicinamento con la diocesi anche intorno a Tv Prato", sebbene principalmente i suoi siano al momento rapporti che riguardano il settore edile e dei recuperi di beni immobiliari. Sembra lui il partner scelto dalla diocesi per entrare nella compagine societaria, anche se non sarebbe ancora fuori dalla partita nemmeno la cordata concorrente capitanata dall’imprenditore Riccardo Pieraccini, attivo in ambito sanitario.

La trattativa è complessa, delicata e viene portata avanti nel riserbo delle parti, ma questa volta, a differenza di quanto accaduto a giugno e poi a luglio, ci sarebbe tutta l’intenzione di arrivare ad una conclusione in tempi brevi, possibilmente brevissimi. E la diocesi ora sarebbe ferma sull’idea di non perdere il controllo dell’emittente ma solo di aprire all’ingresso di un nuovo socio. E’ stato lo stesso monsignor Giovanni Nerbini, interpellato da "La Nazione", a dettare in qualche modo l’agenda dei prossimi giorni. "Stiamo trattando e le cose stanno maturando in un clima di riservatezza", ha detto, aggiungendo poi che nel giro di poco tempo si avranno delle risposte certe e chiare.

re.po.