"Trovare alternative alla 325" . Ecco il patto Regione-Comuni. Fondi per il progetto di fattibilità

Nel protocollo d’intesa anche il trasporto pubblico locale e il miglioramento della mobilità ferro-gomma

"Trovare  alternative alla 325" . Ecco  il patto Regione-Comuni. Fondi per il progetto di fattibilità

"Trovare alternative alla 325" . Ecco il patto Regione-Comuni. Fondi per il progetto di fattibilità

Un impegno preciso da parte della Regione per risolvere i problemi atavici legati alla mobilità in Vallata arriva a poco più di un mese dalla scadenza del mandato dei tre sindaci valbisentini, che vedono la coronazione di un sogno durato almeno un anno, ovvero da quando il presidente Giani, presenziando all’inaugurazione del parcheggio a La Briglia, si rese disponibile, con Primo Bosi, per un incontro in Regione per discutere delle criticità viarie.

Arriva quindi ad un anno esatto da quell’incontro un protocollo d’intesa che è già stato firmato dalla Regione e che è alla firma in questi giorni da parte dei tre Comuni e della Provincia.

"Siamo molto soddisfatti – dichiara Giovanni Morganti, presidente in carica dell’Unione dei Comuni valbisentini – perché la Regione con questo atto si prende degli impegni ben precisi, anche come tempistiche e, grazie ad una recente variazione di bilancio, ha impegnato 150 mila euro". I 150 mila euro serviranno per coprire le spese di uno dei due punti principali dell’intesa, ovvero lo studio di viabilità alternativa e delle migliorie per la Sr 325: il tempo di restituzione indicato è entro un anno. "La Regione – si legge nel documento - si impegna a destinare le risorse per redigere il documento di fattibilità dei progetti per la messa in sicurezza della Sr 325 mediante nuovi interventi di miglioramento nonché l’individuazione di percorsi alternativi che possano garantire la circolazione stradale anche attivando funzioni di by-pass alla Sr 325 eliminando criticità nei casi di eventi imprevisti o emergenze da cui si rendessero necessarie chiusure di tratti della strada". L’altro punto riguarda il trasporto pubblico e quindi l’ottimizzazione della modalità ferro-gomma che è stata sperimentata in modo massiccio durante la recente chiusura della 325: per questo la Regione si è data 6 mesi di tempo.

"La Regione – prosegue il testo – in coerenza con il ’Protocollo per l’adeguamento della linea Bologna-Prato’ e in particolare nell’ambito della Cabina di regia che coinvolge gli enti locali, ribadisce il proprio impegno al potenziamento del servizio ferroviario integrato con le altre modalità di trasporto, valutando in base alle esigenze del territorio possibili incrementi nel numero delle corse sulla tratta Prato-Vernio, integrate con il trasporto pubblico locale".

Claudia Iozzelli