SARA BESSI
Cronaca

Trappola al marito dopo il tradimento: danneggia un’auto e prova a incolparlo

La donna è imputata per calunnia e anche per danneggiamento. La verità è emersa grazie alle riprese delle telecamere in strada

La polizia si è occupata dell’indagine sul caso

La polizia si è occupata dell’indagine sul caso

Prato, 23 maggio 2024 – Il marito fedifrago e la moglie vendicativa sono i protagonisti di una storia che è approdata in un’aula del tribunale di Prato. Il banco degli imputati è riservato per la donna che, scoperto il tradimento del compagno di una vita, ha deciso di fargliela pagare a modo suo. Una modalità che, però, le ha portato solo guai: la donna è indagata per calunnia e per danneggiamento.

I fatti risalgono a metà agosto di due anni fa, il 2022, quando la donna, classe 1991, dopo aver capito che il marito le era stato infedele, presa dalla rabbia ha messo in atto una sorta di "vendetta".

Stando alla ricostruzione di quanto accaduto, resa possibile dalla registrazione di alcune telecamere della zona, la signora trascinata dal risentimento e dall’orgoglio ferito, se l’è presa con un’automobile in sosta di un ignaro proprietario. Dopo aver spaccato con un martello o comunque con un oggetto contundente uno dei finestrini anteriori di un’utilitaria, parcheggiata in una strada a Casale, ha chiamato la centrale della polizia per incolpare il compagno 32enne di quel danneggiamento. A riprova di quanto detto alla polizia, ha indicato la presenza all’interno dell’abitacolo della carta di identità del compagno. Questa la versione che la donna ha riferito ai poliziotti che sono intervenuti a fronte della sua segnalazione.

Però, la donna non ha tenuto conto delle successive indagini e dei riscontri effettuati dalla polizia. Grazie alla visione di alcune telecamere di sorveglianza poste vicino alla strada dove è stato consumato il danneggiamento all’auto, tra l’altro posta lungo la pubblica via (ciò costituisce un aggravante perché il fatto è stato commesso su un bene esposto alla pubblica fede), sarebbe emersa un’altra dinamica dell’episodio. Ricostruzione secondo la quale è stata la stessa 33enne a lanciare la carta di identità del 32enne all’interno della macchina. Alla fine la donna, difesa dall’avvocato Antonio Bertei, è stata indagata per i reati di danneggiamento e calunnia nei confronti del 32enne. A settembre è attesa la sentenza.

Sa.Be.