REDAZIONE PRATO

Addio a Tiziana Turi, architetto di luce e colori

Aveva 62 anni, era malata da tempo. Firmò gli arredi di Palazzo Banci Buonamici e del Caffè delle Logge. Progettò la sede di Asm. Alle 15 i funerali in Duomo

Tiziana Turi, architetto

Prato, 13 novembre 2020 - E' morta Tiziana Turi, uno degli ingegni più brillanti in città nel campo dell'architettura. Aveva 62 anni, era ricoverata, da tempo affetta da un male che ha combattuto con ogni energia. Sposata con Luciano Battiston, che arrivò qui all'inizio degli anni '80 per giocare da terzino un po' rude nel Prato e che da Prato non si è più mosso. Perché aveva conosciuto lei, Tiziana, con la quale ha formato una coppia saldissima, assortita in campo lavorativo (lui fisioterapista, titolare di un centro specializzato all'avanguardia), quanto affiatata nella vita. Tiziana Turi ha benedetto col suo tocco d'architetto (ma staremmo per dire: d'artista) ciò che è sorto in questi anni un po' sterili nell'edilizia pubblica contemporanea: dalla sede di Asm (ora Alia) in via Paronese, piena di luce solare e colori soft, fino all'ultima versione della sala d'attesa del pronto soccorso del vecchio ospedale. Intanto, giocando fra luci tenui e forti, Tiziana conferiva un tocco metropolitano alla sede del Caffé 21.

Dove la sua mano ha lasciato le tracce più incisive è stato nella lettura contemporanea di edifici storici, progettandone gli interni, come a Palazzo Banci Buonamici, sede della Provincia; nell'ala medievale del Misericordia e Dolce, a Palazzo Vestri e al Caffé delle Logge. Quando dagli interni si spostò alle facciate, inondò di luci cangianti, accesissime e colorate le finestre della ex Stella d'Italia divenuta sede degli uffici turistici della Provincia. Non mancarono le critiche, ma che nostalgia, ora, vederli sempre spenti, quei finestroni.  

Dosaggio di stili e di epoche, colori, luci: la mano professionale di Tiziana ne rifletteva il tratto umano. Aperto, sorridente, generoso nelle sfide professionali come nella resistenza alla malattia. L'Ordine degli architetti  la ricorda  «solare e radiosa, capace di gestire progetti con dimensioni e ambizioni variegate fra loro». Al Rotary club Prato Filippo Lippi la piangono come socia partecipe e impegnata nelle iniziative di solidarietà, fra cui quella per ricostruire Amatrice. E la ricordano trasmettere leggerezza e fiducia nella vita, anche mentre annunciava le notizie più dure per lei.

Tiziana Turi lascia il marito Luciano, le figlie Irene e Bianca. La salma è esposta alle cappelle della Misericordia. I funerali oggi alle 15 in Duomo 

p.c.