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Tessuti digitali: la rivoluzione del 5G Così la manifattura entra nel futuro

Un milione di euro dal Mise per il progetto ’Phygital’ che fonde la manualità tessile alle nuove tecnologie "Manifatture Digitali si conferma punto di riferimento per il cinema". I risultati entro giugno 2023

Un milione di euro. A tanto ammonta il finanziamento del ministero per lo Sviluppo economico per il progetto Phygital, proposto da Fondazione Sistema Toscana che è stata la capofila di una cordata di istituzioni e imprese nazionali di altissimo livello. Protagonista Manifatture Digitali Cinema Prato, l’infrastruttura a sostegno delle produzioni audiovisive aperta dal 2017 nel complesso di Santa Caterina. Un progetto ambizioso che fonde la pratica manuale con quella digitale. Con Phygital la storica vocazione del tessile di Prato si unisce alle più avanzate tecnologie rendendo possibile attività finora sconosciute. Il primo step riguarderà la digitalizzazione e la traduzione in modelli matematici di una serie di tessuti selezionati dagli archivi di Marini Industrie e del Museo del Tessuto, oltre ad alcuni copricapi scelti fra la collezione di costumi rinascimentali. Le digitalizzazioni saranno poi utilizzate come elementi scenografici per la realizzazione di un cortometraggio. A rendere possibile tutto ciò la rete 5G che consentirà anche di assistere in tempo reale a quanto avviene sul set.

Il tessile perde materia, ma non sostanza con un progetto di altissimo profilo che mette insieme una rosa di realtà, che vanno dagli enti pubblici fino alle factory del digitale: Comune di Prato, Dipartimento di architettura dell’Università di Firenze, Museo del Tessuto, Pin, Wind Tre spa, Indiana Production, Effetti Digitali Italia, Marini Industrie e Immeexive. "Phygital è frutto di una stretta collaborazione tra il progetto Prisma e Manifatture Digitali, capace non soltanto di sfruttare la sperimentazione del 5G anche una stretta connessione tra nuove infrastrutture tecnologiche, tradizione tessile e produzioni cinematografiche", commenta il sindaco Biffoni. "Una valorizzazione delle diverse competenze possibile grazie a un investimento importante". Il nuovo progetto utilizzerà il finanziamento entro giugno del prossimo anno. "Manifatture Digitali Prato conferma così la propria vocazione a essere la nuova infrastruttura di riferimento per il cinema e l’audiovisivo", aggiunge il presidente della Fondazione Sistema Toscana Iacopo Di Passio. "Non a caso per il progetto si associano a partner pubblici e privati che vogliono coniugare i linguaggi cinematografici con la tecnologia digitale con l’obiettivo di dare vita a nuove opportunità professionali non solo per l’audiovisivo". "La sinergia con Prato, e la straordinaria importanza di un progetto valido su più fronti: quello dell’innovazione, dell’urbanistica e della formazione pensando anche al nuovo corso di moda e tessuto che valorizzerà Prato nell’Ateneo fiorentino", aggiunge il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani.

Il primo step vedrà la digitalizzazione e traduzione in modelli matematici riproducibili una serie di tessuti. La fase successiva vedrà l’utilizzo di queste digitalizzazioni come elementi scenografici che verranno utilizzati per un cortometraggio che sarà girato all’interno di Manifatture Digitali Cinema in via Santa Caterina. Infine la realizzazione di un’infrastruttura di ’edge computing’ completerà le funzionalità della rete 5G di Wind Tre consentendo di assistere in tempo reale a quanto avviene sul set, anche da remoto. Verranno selezionati tre gruppi di spettatori, formati da studenti, imprenditori e giornalisti, che potranno vedere sui loro telefonini e tablet quello che vede il pubblico fisicamente presente nello studio di Santa Caterina.