REDAZIONE PRATO

Tecnici di laboratorio introvabili "L’Asl assuma o sarà sciopero"

I sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione: è subito partito il blocco degli straordinari. E puntano il dito contro "l’esternalizzazione di alcuni servizi ai privati". Presto l’incontro con l’azienda

Tecnici di laboratorio introvabili "L’Asl assuma o sarà sciopero"

Proclamazione dello stato di agitazione con blocco degli straordinari oltre che dei rientri in regime di produttività aggiuntiva: si apre così la settimana per la sanità con l’annuncio dei sindacati Cgil-Cisl-Uil della Usl Toscana Centro di voler tornare a fare battaglia sul problema della carenza del personale tecnico di laboratorio. Un problema denunciato già nel dicembre scorso dalle organizzazioni sindacali che, trascorsi quasi due mesi hanno deciso di passare dalle parole ai fatti "vista l’immobilità delle trattative e la mancanza di risposte in tema di immediate assunzioni a copertura del mancato turn orver del personale nel 2021-2022". Il mandato a Fp Cgil-Cisl Fp-Uil Fpl è stato dato dai lavoratori riuniti in assemblea all’ospedale Nuovo San Giovanni di Dio, alla quale hanno partecipato i tecnici di laboratorio di tutti i servizi aziendali: insieme alla carenza di personale è stata affrontata anche "la violazione delle nuove norme contrattuale che impongono un numero determinato di pronte disponibilità".

"I punti a cui, per l’assemblea dei lavoratori, non sono state date risposte da ritenersi soddisfacenti sono precisi - si legge nella nota congiunta dei sindacati - Prima di tutto il mancato turn over del personale tecnico 2021-2022, poi l’utilizzo indiscriminato delle ore di straordinario e di attività aggiuntiva, a cui seguono l’impossibilità di fruizione delle ferie maturate nell’anno e il ricorso all’uso delle pronte disponibilità in modalità non previste dalle norme contrattuali". I sindacati puntano il dito anche contro "l’esternalizzazione di alcuni servizi al settore privato con stanziamento di risorse pubbliche che potevano essere adoperate per le assunzioni dei tecnici". Non è escluso che se, dall’incontro previsto nei primi giorni di marzo fra azienda e sindacati, non emergeranno soluzioni concrete, lo stato di agitazione possa portare i lavoratori ad incrociare le braccia. "I tecnici di laboratorio su Prato sono circa 65 e coprono vari settori dalle analisi, alla genetica, alla patologia molecolare oncologica, fiore all’occhiello del servizio - spiega Massimo Cataldo, responsabile territoriale pratese della Cisl Fp - Una pianta organica alla quale mancano 8 operatori da assumere a tempo indeterminato. Di questi, ne sono coperti soltanto 4 con personale interinale che a breve finirà il contratto".

Una criticità che fa emergere un dato interessante: i tecnici di laboratorio sono introvabili. "C’era una graduatoria e abbiamo chiesto che venissero assunti da lì - aggiunge Simone Baldacci della Fp Cgil -. Una possibilità bloccata dalla Regione mentre ora si scopre che in graduatoria non è rimasto più nessuno. Bandire un concorso, come è stato chiesto ad Estar, richiede tempo, come la mobilità interna interaziendale potrà portare piccoli numeri. E’ stato scelto semmai di assumere biologi, che devono svolgere il loro lavoro in tandem coi tecnici. E’ stata fatta una politica sbagliata di assunzioni". La preoccupazione per i sindacati è che alla fine si stanno strangolando i laboratori pubblici a favore del privato. "I tecnici sfornati dall’università sono una trentina all’anno e molti vengono assunti dal privato, dove scelgono di rimanervi se dal pubblico non c’è la certezza di un contratto a tempo indeterminato", chiudono all’unisono Cataldo e Baldacci.

Sara Bessi