SILVIA BINI
Cronaca

Tari annullata per le imprese ferite dal Covid Bollette zero a bar, ristoranti e parrucchieri

Il taglio deciso dal Comune riguarda (ma solo in parte) anche carrozzerie e autofficine. La rivoluzione si estende alle scandenze

di Silvia Bini

PRATO

Bolletta dei rifiuti a zero euro. Sono 3.400 le attività tra bar, ristoranti, negozi, centri estetici e parrucchieri che a settembre non dovranno pagare la tassa sullo smaltimento. Si tratta di tutte le imprese rimaste chiuse - non importa per quanto tempo - a causa dell’emergenza Covid. La scelta del Comune è netta: destinare i fondi Covid stanziati dal governo - per Prato si tratta di 3.300.000 euro - insieme all’avanzo dell’anno passato per aiutare le aziende colpite dall’emergenza sanitaria. L’ufficialità del provvedimento ancora non c’è e arriverà solo con il bilancio consuntivo in approvazione alla fine di luglio, ma dai conteggi degli uffici comunali sembra cosa fatta: l’operazione sarà possibile grazie all’annullamento della quota variabile (il 50% della tariffa per quest’anno) e la riduzione della quota fissa fino ad un massimo del 100% utilizzando, appunto, la parte residua del fondo Covid 2020 stanziato dal governo per tutti i Comuni.

"Abbiamo compiuto una scelta precisa: garantire il massimo aiuto a chi quest’anno è stato danneggiato dalle chiusure forzate dal Covid", spiega l’assessore al bilancio Benedetta Squittieri. "Vogliamo che già con l’acconto di settembre: il totale da pagare sarà zero". Con le stesse risorse del fondo sarà finanziato anche il taglio del 25% delle bollette per altre due categorie di attività che non sono rimaste chiuse, ma che hanno comunque subìto gli effetti della pandemia: si tratta di carrozzerie e autofficine e artigiani produttori di beni e servizi, mentre la categoria degli industriali grazie alle modifiche introdotte dai metodi di calcolo Arera, beneficerà di una riduzione della Tari del 13% sul totale. Altra novità importante riguarda le scadenze: per le utenze non domestiche l’acconto - anziché in un’unica soluzione entro il 31 luglio - potrà essere pagato in due rate entro il 30 settembre e il 31 ottobre. Anche il saldo sarà diviso in due parti: una in scadenza il 31 dicembre, l’altra il 31 gennaio 2022. Per le famiglie, invece, sono previste due scadenze: acconto entro il 30 settembre e saldo al 31 dicembre. "Interveniamo per garantire le stesse tariffe rispetto all’anno scorso e attenuare l’impatto sui cittadini utilizzando il residuo del fondo Covid", aggiunge l’assessore alla città curata Cristina Sanzò. "Interveniamo poi in modo deciso per le categorie commerciali e artigianali con un abbattimento sicuro della parte variabile, il 50%, ma stiamo lavorando all’azzeramento totale. La volontà è quella di alleggerire il peso della Tari in questo anno così complicato". Non solo sconti, ma anche nessun aumento per le famiglie grazie all’utilizzo del conguaglio del Pef, il Piano economico e finanziario che ammonta a 1,3 milioni di euro, che per scelta del Comune, sarà contabilizzato tutto quest’anno.

Per quanto riguarda le agevolazioni sociali destinate alle famiglie in difficoltà, è prevista l’esenzione totale della parte variabile per coloro che hanno un Isee pari o inferiore a 7.500 euro, mentre per le famiglie che hanno un Isee fino a 13.500 (nel 2020 era di 12.500) esenzione fino ad un massimo del 50% (nel 2020 era del 30%) della parte variabile della tariffa. Sono inoltre confermate le agevolazioni ambientali: lo sconto rispetto al passato aumenta dal 30 al 50% sulla parte variabile della tariffa per le imprese che raggiungono il 70% della raccolta differenziata. Confermate anche per il 2021 tutte le altre agevolazioni. In particolare 10% sulla parte variabile per le aziende che aderiscono al sistema di raccolta delle merci deperibili; riduzione del 30% sulla parte variabile per alberghi per utilizzo di sistemi di raccolta differenziata. Per le utenze domestiche, confermata la riduzione del 10% sulla parte variabile della tariffa in relazione al corretto utilizzo del composter. Quest’anno i titolari delle attività non devono fare niente per ottenere sconti e agevolazioni già calcolati in bolletta. Solo in caso di errore sarà necessario farlo presente al Comune entro il 30 novembre.