Mobilità, infrastrutture, lavoro, sicurezza, cultura, partecipazione. Sono i temi toccati dal candidato sindaco Jonathan Targetti durante l’evento di lancio della campagna elettorale della lista Targettopoli, un gruppo civico ispirato al blog dell’imprenditore pratese. Una iniziativa dal titolo "Aria Nuova", organizzata al Capanno Black Out, che ha visto sul palco Targetti affiancato da Blanca Aznárez, coordinatrice della lista civica, e con 196 persone registrate. Un’iniziativa in cui Targetti ha subito parlato di attualità dicendo la sua sul progetto del sottopasso al Soccorso. "Le novità non sono incoraggianti – ha sottolineato -. La prima cosa che farò se eletto sindaco sarà quella di scendere a Roma dai vertici di Anas per chiedere che si espongano pubblicamente. Se pensano di realizzarlo in tempi brevi bene, altrimenti è meglio ripensare il progetto e procedere con un terrapieno, soluzione più rapida, economica e con meno rischi".
Poi subito un altro cavallo di battaglia: la pedonalizzazione del centro storico. "Il nostro modello è Lucca: più parcheggi lungo le mura e meno auto nel centro storico, che deve diventare più bello e più a misura d’uomo" ha detto Targetti, che poi si è soffermato su uno dei nodi storici di Prato: piazza Mercatale. "Occorre intervenire con un importante restyling – ha ribadito –, perché vederla ridotta così fa davvero male". L’attenzione di Targetti si è spostata poi sulla sicurezza, altro tema di grande attuialità dopo il boom di spaccate. "La politica deve muoversi in maniera totalmente diversa – ha aggiunto –. Attraverso un nuovo metodo partecipativo, istituzioni e cittadinanza devono lavorare, su un tema così delicato, fianco a fianco. Occorre far emergere i problemi delle varie frazioni e dei quartieri e, insieme, trovare le soluzioni. Non solo, i processi vanno seguiti e monitorati per anni. Basta spot e promesse da campagna elettorale". Targetti non ha risparmiato critiche nemmeno alla Regione, contestando l’idea del presidente Giani di candidare Prato a capitale italiana del contemporaneo. "Dalla Regione mi aspetto cose concrete, non candidature a cose che non esistono – è il suo attacco –. L’Italia potrà ospitare la prossima Capitale della Cultura Europea nel 2033. Giani prenda questo impegno e sostenga Prato in questa importante sfida. Ho letto anche dell’idea di fondere il Centro Pecci con Palazzo Strozzi, con un unico cda ed una unica governance. Stiamo scherzando? Vogliamo svendere altri asset strategici a Firenze? Non basta quello che abbiamo perso in questi anni?".
Infine il lavoro. "Non cercherò un’interlocuzione né con i sindacati, né con le associazioni di categoria – ha concluso –. Oltre a non rappresentare ormai praticamente quasi nessuno, sono responsabili, insieme ai partiti, del declino che sta vivendo la nostra città. I sindacati dove erano in questi anni, quando c’era da rappresentare le decine di operai sfruttati nel nostro distretto?".
Sdb