SILVIA BINI
Cronaca

Prato, tablet per i bambini ucraini: potranno collegarsi in dad

Mangani: "Così potranno faranno lezione tra coetanei e non dal centro di accoglienza". Asili, mensa e trasporto saranno gratuiti

Studente in Dad, la didattica a distanza

Prato, 6 aprile 2022 - Le scuole aprono le porte agli studenti in fuga dalla guerra. Anche a coloro che continuano a fare lezione in dad con i propri professori e compagni fuggiti dalla guerra. Su 180 minori solo 25 hanno chiesto l’inserimento a scuola e solo pochi di loro frequentano con regolarità le lezioni classe. Dove possibile gli studenti ucranini stanno continuando a seguire la dad con i propri professori e compagni di classe nella grande speranza di poter tornare presto nelle proprie case. Del resto è stato il ministero dell’Istruzione ucraino a chiedere alle scuole di avviare la didattica a distanza in questa fase. Ovviamente dove è possibile. Non tutte le città sono ancora raggiungibili attraverso le piattaforme internet e non tutti i docenti riescono a gestire questa situazione, ma in tanti casi ancora è possibile ed è anche questo il motivo per cui di 180 minori arrivati a Prato solo pochissimi sono entrati nelle scuole italiane.

Per questo il comune ha fatto un passo oltre chiedendo agli istituti di dare la propria disponibilità all’accoglienza dei profughi mettendo loro a disposizioni aule speciali, materiale didattico e supporti tecnologici con i quali potranno continuiare a seguire la dad con il proprio Paese, ma in un ambiente idoneo e non dal centro di accoglienza o dalla camera di albergo. "Le scuole metteranno a disposizione spazi così da permettere agli alunni ucraini di seguiere la dad con i propri professori in un luogo deputato allo studio", dice l’assessore all’immigrazione Simone Mangani. "Un modo per avvicinare i bambini e i ragazzi ai coetani e permettere loro di stare in un ambiente adeguato invece che seguire le lezioni da casa o peggio dai Cas". Sempre sul fonte dell’accoglienza il Comune ha destinato i 10.000 euro dei progetti educativi zonali accantonati per l’accoglienza in corso d’anno di studenti cinesi, all’emergenza Ucraina. "Quest’anno non c’è stata mobilità di famiglie orientali quindi i soldi che avevamo a disposizione per creare classi tampone per gli studenti cinesi in arrivo in città li abbiamo destinati a progetti per l’integrazione e l’accoglienza dei profughi ucraini", aggiunge Mangani. In sostanza si tratta di mediatori culturali, traduttori che affiancheranno gli psicologi nel lavoro di supporto sia ai ragazzi che alle famiglie. Corsi di facilitazione linguistica e di italiano per chi arriva in città. Sempre per aiutare l’integrazione oltre che per dare un supporto alle madri spesso sole e con i mariti al fronte, i bambini che scappano dalla guerra in Ucraina avranno un posto gratuito negli asili nido e scuole dell’infanzia pratesi e accesso libero a tutti i servizi, tra cui mensa e trasporto: è questo il provvedimento approvato ieri dalla giunta comunale, su proposta dell’assessore all’istruzione Ilaria Santi.

La delibera riguarda nello specifico l’accoglienza e l’integrazione scolastica dei minori profughi provenienti dall’Ucraina ed entrati in Italia dopo l’inizio del conflitto. L’inserimento coinvolge nidi comunali ma anche privati accreditati convenzionati. Viene prevista la gratuità dei servizi di nido d’infanzia, scuola d’infanzia, mensa, trasposto scolastico, servizi integrativi e di pre e post scuola, in deroga a tutti i parametri di accesso ai servizi riferiti al requisito della residenza, ai termini di iscrizione ordinari e al di fuori delle graduatorie in essere. Per far fronte a queste misure di supporto, nell’anno educativo e scolastico in corso il comune ha già stanziato 30.000 euro di risorse proprie.