Svolta Tv Prato, nuovo direttore. Dopo 14 anni l’emittente volta pagina

Licenziato Gianni Rossi, al suo posto attesa la nomina del coordinatore editoriale Giancarlo Gisonni. La redazione difende la scelta della Diocesi di far entrare Lo Conte nella Ope-Fin (che controlla la tv).

Tv Prato volta pagina. Dopo l’ingresso nella società che la controlla, la Ope-Fin, dell’imprenditore Manuele Lo Conte e la decisione di cambiare sede, ieri i compenenti del cda, ad eccezione del socio di minoranza Marco Duradoni, prima della riunione che doveva concludere l’analisi del piano di ristrutturazione cominciata mercoledì, ha consegnato al direttore Gianni Rossi la lettera di licenziamento. "Ho preso atto della comunicazione che mi è stata data – il commento dello stesso Gianni Rossi – Il dolore è grande, dopo 14 anni alla guida di Tv Prato. Altro non mi sento di aggiungere in questo momento". Al posto di Rossi dovrebbe essere nominato il coordinatore editoriale Giancarlo Gisonni. Una nota ufficiale è attesa a breve. Nel piano di ristrutturazione sono previste azioni per garantire l’equilibrio di bilancio e appunto il trasferimento in via Valentini.

Intanto ieri la redazione di Tv Prato si è riunita in assemblea con la fiduciaria, Lucrezia Sandri, che alla fine ha diffuso un comunicato per esprimere la posizione dei dipendenti che ritengono "soddisfacente" la soluzione individuata dalla Diocesi, ovvero l’ingresso di Lo Conte nella società Ope-Fin, "per varie ragioni, tenendo conto della situazione economico-finanziaria pregressa dell’emittente di cui il personale è venuto a conoscenza soltanto grazie al trasparente lavoro svolto dall’attuale presidenza".

"In più di un’occasione – continua la nota della redazione – sono state date garanzie da parte della proprietà riguardo alla tutela dei posti di lavoro e al rispetto dei contratti nazionali di riferimento. Ulteriore fattore di rassicurazione è che la Diocesi rimanga come soggetto di maggioranza all’interno dell’assetto societario di Tv Prato, elemento a garanzia dell’autonomia e dell’indipendenza della testata". Non solo, i dipendenti sottolineano di aver "apprezzato l’operazione verità voluta dal vescovo Giovanni Nerbini che, tramite una nota stampa, ha inteso fare luce sull’iniziativa che ha portato all’ingresso di un nuovo socio in Ope-Fin, società di proprietà della Diocesi che detiene l’85% delle quote di Tv Prato". La nota si conclude con il "ringraziamento a monsignor Nerbini e alla Diocesi per aver aver salvaguardato l’autonomia della Tv, difendendone l’indipendenza. Siamo anche noi convinti – chiudono i dipendenti – che sia giunto il momento di voltare pagina e di guardare al futuro con un assetto aziendale più solido, nell’interesse della Tv, patrimonio della città, e di chi ci lavora". Sul caso è intervenuta anche l’Ast: "Un licenziamento è sempre drammatico. Il presidente lo sospenda e apriamo un tavolo per affrontare la situazione".