
Studenti e lavoratori: assalto ai bus "Devo andare a Firenze per l’esame"
"Dovevo andare a Firenze per un esame all’università...". Studenti, professionisti, turisti: tutti ieri mattina sono stati costretti a rivedere i loro piani a causa del blocco della circolazione ferroviaria, cercando comunque di arrivare grazie alle corse extra garantite da Autolinee Toscane e dalle Ferrovie dello Stato. Oltre agli studenti sono rimasti bloccati centinaia di pendolari e viaggiatori. E’ il caso ad esempio di Roberta, che da Pescia stava cercando di raggiungere Roma per un convegno in giornata ("Ma alla stazione non ho sentito avvisi, c’è stata poca comunicazione"), mentre un universitario alla fine ha detto rassegnato: "Andrò a Firenze in bici".
"Come ogni mattina sono andata alla stazione per andare a Firenze con il treno delle 7.28 e poi seguire le lezioni all’università – racconta la giovane Elisa Mascia – Ma appena sono arrivata ho scoperto che c’era il delirio. La gente in attesa per salire sugli autobus era veramente tanta, mentre i mezzi non erano sufficienti. Così ho deciso di tornare a casa per evitare anche il caos del ritorno". Stessi problemi per Marco Bogani: "Quando sono arrivato alla stazione c’era già una quantità impressionante di pendolari. Ci saranno state circa 200 persone tutte ammassate all’interno e altrettante all’esterno che cercavano di montare su uno degli autobus. Un caos allucinante, anche perché all’inizio non si capiva esattamente cosa fosse accaduto. Vista la situazione, ho preferito non andare a Firenze".
Ha tentato l’opzione autobus invece Sezin Atar, studentessa americana che vive a Bologna. Lo stesso ha fatto Arianna Pucci: "Sono salita al Serraglio e, una volta alla stazione centrale, ho saputo dei problemi di circolazione. L’autobus era un’alternativa ma anche in autostrada c’era un traffico notevole. E’ stata una vera e propria odissea e alla fine sono entrata al lavoro con due ore di ritardo". C’è poi il racconto della classe del liceo Sismondi di Pescia, che doveva arrivare fino a Fiesole per una gita: "Per fortuna non avevamo prenotato niente, ora ci dobbiamo riorganizzare", le parole delle insegnanti che accompagnavano gli alunni. Massimo Pisano, invece, ha fatto la fila alla biglietteria per "cercare di capire come sarà la circolazione nei prossimi giorni, visto che mio figlio deve fare l’abbonamento".
La mattinata alla stazione centrale è stata caotica e frenetica almeno fino a mezzogiorno, quando cioè la coda per gli autobus ha cominciato a smaltirsi. Coda che il personale delle ferrovie, quello di Autolinee Toscane e la polizia municipale hanno provato a gestire nelle ore maggiormente complicate. E’ rimasto incastrato nel caos anche uno studente del Buzzi che insieme al suo professore stava andando a Bergamo.
"Ci stavamo recando in città per una gara nazionale di chimica – il racconto del docente Tommaso Scali – Ci abbiamo messo due ore e mezzo solo per raggiungere Santa Maria Novella, per poi trovare puntualmente il treno cancellato".
"E’una gara nazionale molto prestigiosa, dove le migliori scuole di Italia si affrontano a colpi di chimica. Mi sono preparato molto per affrontarla – le parole di Alessio Speti – Domani (oggi, ndr) c’è la prima prova scritta mentre sabato abbiamo quella pratica; ho seriamente il timore di non riuscire a partecipare se non troviamo una soluzione".
Francesco Bocchini