
Da Ponte Datini al Castello dell’Imperatore, città tappezzata di slogan (poi rimossi): "Pazienza finita, vattene"
Il clima attorno al Prato continua a essere tesissimo. Nella notte fra martedì e mercoledì, la città è stata tappezzata di striscioni (poi rimossi durante la giornata di ieri) contro il presidente Stefano Commini. Dal Castello dell’Imperatore alla rotatoria del Ponte Datini, passando per il centro sportivo San Pietro a Grignano, via Valentini e il ponte sulla Declassata alla rotonda dell’Esselunga. Il fronte più caldo della tifoseria biancazzurra ha voluto far sentire la propria voce e diffonderla in più punti di Prato.
Forte e chiaro il messaggio: "Commini vattene". E ancora: "La pazienza è finita, la tua presenza è ormai sgradita...Vattene". Insomma, il vento della contestazione nei confronti dell’imprenditore romano continua a soffiare senza sosta, così come successo durante la scorsa stagione. La Curva Ferrovia Matteo Ventisette, fin dai primi, deludenti, risultati, non ha nascosto il malcontento verso Commini, manifestando la propria frustrazione con cori, scritte e striscioni.
L’apice si è registrato a fine annata, quando gli ultras lanieri hanno scelto di disertare le ultime gare casalinghe del Prato e di sabotare società e squadra in occasione della trasferta a Fiorenzuola, con un lancio continuo di fumogeni che è costato ai biancazzurri la sconfitta a tavolino, un’ammenda di 2.000 euro e l’obbligo di disputare la prima partita interna del prossimo campionato a porte chiuse. La chiusura del torneo non è servita a stemperare gli animi.
Anzi, il silenzio adottato dal club in vista del futuro ha indispettito non poco la tifoseria, che continua a sperare in un cambio di proprietà. Le voci circa degli interessamenti da parte di vari soggetti continuano a rimbalzare, ma la sensazione è che difficilmente sfoceranno in vere e proprie trattative, almeno a stretto giro di posta.
Allora, a meno di clamorosi colpi di scena, Stefano Commini manterrà la propria posizione di numero uno del sodalizio laniero, con buona pace degli ultras, che dal canto loro non hanno nessuna intenzione di fare dietrofront rispetto alla loro posizione di opposizione. E il gesto dell’altra notte ne è la conferma.
Nel frattempo, lato campo, si continuano ad attendere novità circa il destino della coppia Marco Mariotti-Francesco Virdis. La loro permanenza doveva essere solo una formalità, ma l’ufficialità - che sarebbe dovuta arrivare da tempo - tarda a essere comunicata. Questo non può che alimentare ulteriormente i dubbi sul prossimo progetto sportivo del Prato, che certamente partirà fra lo scetticismo generale dei tifosi. Tifosi che pretendono l’allestimento di una squadra in grado finalmente di lottare per le zone di vertice di Serie D.
Francesco Bocchini