Streptococco, boom di tamponi Bimbi colpiti da febbre e mal di gola

Dopo due anni di restrizioni e protezioni dovute all’epidemia di covid sono esplosi i casi di infezioni faringee. I consigli della pediatra: "I test vengono ripetuti spesso in ambulatorio perché i fai da te non sono veritieri".

Streptococco, boom di tamponi  Bimbi colpiti da febbre e mal di gola

Streptococco, boom di tamponi Bimbi colpiti da febbre e mal di gola

Gola arrossata e dolorante, febbre alta e tanta preoccupazione da parte dei genitori: un male di stagione, causato dal ritorno con una certa forza dello streptococco, esploso con un maggior numero di casi dopo due anni di quasi assenza. I casi di mal di gola o faringiti da streptococco si sono moltiplicati anche in città, come fa sapere la pediatra Luciana Biancalani, segretaria della Fimp (Federazione italiana medici pediatri) di Prato. "Questo tipo di patologia ha un andamento ciclico, ma negli ultimi due anni anche i bambini sono stati protetti dalle misure anti-Covid - spiega la dottoressa - Per questo ci si accorge con maggiore evidenza di un aumento significativo di casi".

Un’infezione provocata da batteri che, nonostante il dolore alla gola, la febbre ed i sintomi piuttosto fastidiosi, può essere gestita dalle famiglie rivolgendosi ai pediatri di libera scelta.

L’infezione si presenta con febbre alta, mal di gola forte, ghiandole gonfie e talvolta palato infiammato. "In genere l’infezione si trova nei bambini, ma talvolta si può trovare anche negli adulti, genitori e nonni, conviventi con i piccoli - prosegue la pediatra - Prima di avviare la terapia, che è a base di medicinale antibiotico, è necessario eseguire un esame con tampone per essere certi che si tratti proprio dello streptococco. Questo perché la cura di questo tipo di infezione si fa con un preciso tipo di antibiotico, l’amoxillicina". La precisione sul tipo di batterio che scatena il mal di gola è fondamentale anche per evitare di somministrare inutilmente farmaci che non sono appropriati per combattere quel tipo di infezione. Come già successo nei mesi scorsi, quando l’influenza di stagione si è diffusa tanto da colpire intere famiglie, anche oggi i medicinali necessari scarseggiano.

Con il moltiplicarsi di casi di streptococco, nelle farmacie c’è stato un vero boom di richieste da parte dei genitori di tamponi fai-da-te, sulle orme di quanto successo durante la pandemia da Covid.

"Il tampone è necessario quando c’è il sospetto di essere di fronte ad una patologia innescata dallo streptococco - prosegue la dottoressa Biancalani - E qui scatta un altro problema: i genitori si rivolgono alle farmacie, comprano i tamponi rapidi, che funzionano come quelli del Covid e li eseguono a casa da soli. Ma questi test vanno fatti secondo modalità precise: il tampone va strofinato non sulla lingua, ma sulle tonsille e non sempre riescono bene o danno risultati veritieri. Spesso dobbiamo ripetere l’esame in ambulatorio".

Pietro Brandi, presidente di Federfarma Prato, conferma un aumento di richiesta di tamponi nelle farmacie. "Le farmacie, che hanno aderito alla campagna di screening sul covid, sono abiltate anche ai test per lo streptococco. Il servizio è a disposizione delle famiglie - spiega Brandi - Il sistema è simile a quello dei tamponi per la ricerca del virus Sars Cov2, sono a risposta rapida in quindici minuti. Sul fronte dei medicinali c’è ancora difficoltà a reperire amoxicillina in sospensione, come pure il Nurofen efficace per la febbre ed i dolori". Il ricorso al test è utile anche per evitare l’abuso di antibiotici, mentre le farmacie si confermano sempre di più punti di riferimento ed erogazione di servizi per i cittadini.

"I risultati possono essere positivi o negativi - conclude la dottoressa Biancalani - Ci possono essere anche esiti positivi ma senza che i bambini abbiano sintomi, come febbre o mal di gola. In quest’ultimo caso si parla di bambini portatori sani di streptococco per i quali non ha senso avviare un trattamento antibiotico".

Sara Bessi